Umberto Smaila sul litigio con Jerry Calà: "Ci eravamo giurati amore eterno, fu una pugnalata"

Umberto Smaila si è recentemente aperto a proposito del suo litigio con Jerry Calà rivelando che in passato i due erano molto leali l'uno con l'altro e si 'erano giurati amore eterno'.

Umberto Smaila, durante una recente intervista pubblicata da Il Corriere della Sera, è tornato a parlare della sua relazione, professionale e privata, con Jerry Calà, aprendosi anche a proposito del loro famigerato litigio e di come ha conosciuto uno dei principali componenti del gruppo cabarettistico I Gatti di Vicolo Miracoli.

"Ninì Salerno e Franco Oppini erano in classe con me al liceo classico Scipione Maffei, Jerry Calà, più piccolo di un anno, lo abbiamo ripescato più tardi, quando già studiavo Giurisprudenza all'università, scegliendo con cura tutti gli esami più facili", ha esordito Smaila. "Dovevano scritturarci per una serie di spot sull'educazione stradale del ministero dei Trasporti. Ci presentammo a casa dei funzionari Rai per fare i provini in calzamaglia nera, tipo I Gufi, non se ne fece niente."

Alla domanda: "Nel 1981 Jerry va per conto suo e lei la prende malissimo. Non vi siete parlati per anni. Rancoroso?", il celebre musicista e attore italiano ha risposto: "Leale. La verità è che ci eravamo giurati una sorta di eterno amore, fu una pugnalata."

"Poi però mi capitò la stessa cosa e lì ho capito che quando il treno passa, ci sali. Dopo ci siamo chiariti e adesso ci sentiamo tutti i giorni, a Pasquetta ci ritroveremo noi quattro al solito ristorante di Verona", ha continuato Umberto Smaila, prima di aggiungere: "Quando eravamo giovani io e Jerry avevamo un discreto successo con le donne. Io puntavo sul pianoforte... 'September morn' di Neil Diamond era infallibile... più qualche citazione colta di Calvino o Céline buttata lì."