Chiara Ferragni, su Sanremo 2020 risponde al Codacons: "Colpita da aggressività e illazioni"

Chiara Ferragni, dopo la polemica innescata dal Codacons per la presunta partecipazione a Sanremo 2020, rilascia un comunicato in cui risponde alle critiche.

Chiara Ferragni non ha messo piede a Sanremo 2020 ma già infiamma la polemica del Codacons che proprio non la vuole sul palco al fianco di Amadeus. Se ieri era stata l'associazione in difesa dei consumatori, con un comunicato, a esprimere la propria contrarietà, oggi è la stessa influencer a rispondere punto su punto.

Chi di comunicato ferisce di comunicato perisce, e così, dopo la nota pubblica piena di livore del Codacons, Chiara Ferragni ha deciso di affidare a un'altra nota stampa la propria amarezza per l'aggressività e per le accuse. "Sono molto colpita dal tempo e dall'aggressività che nelle ultime settimane il Codacons ha destinato alla mia persona e ai progetti che mi riguardano con dichiarazioni infondate e dal contenuto diffamatorio, che screditano me e comunicano ai consumatori informazioni errate" ha esordito l'imprenditrice digitale.

"È stato consigliato alla Rai di individuare modelli più adatti all'interno di programmi diretti ad un vasto pubblico (cit.) insinuando in maniera arbitraria che io sia un modello sbagliato. Allo stesso tempo il Codacons ha fatto diverse affermazioni errate e senza fondamento del tipo 'Chiara Ferragni è stata infatti oggetto di numerose denunce alle autorità competenti per l'uso totalmente errato dei social network', per le quali invito il Codacons a smentirmi con prove reali e non con illazioni. Ulteriore diffamazione è stata rivolta a Chiara Ferragni Unposted, film sulla mia vita, che viene definito in maniera totalmente denigratoria "pseudo-documentario". È una Chiara Ferragni, insomma, che vediamo così arrabbiata solo quando qualcuno le tocca il piccolo Leone.

E nel comunicato non risparmia neppure la risposta a quella che era una delle accuse più gravi, smentendola: "Altra accusa infondata riguarda le 'bacchettate che le ha rivolto l'Antitrust' circa fantomatiche denunce per pubblicità occulta. Aggiungo che per ora, per quanto mi è noto, non è stato mai preso da parte dell'Antitrust alcun provvedimento nei miei confronti. Questa ennesima affermazione è stata manipolata per danneggiare la mia persona. Ricordo al Codacons che nel 2018 attraverso TBS Crew S.r.l. (di cui sono socia fondatrice ed amministratrice delegata) sono stata la prima personalità del mondo social ad associarmi allo IAP-Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, proprio per contribuire alla regolamentazione della pubblicità sui social. Sono rammaricata di come un'associazione che tanto ha fatto e tanto fa ogni giorno per noi consumatori non abbia mai cercato un confronto con me e le mie società per delineare nuove regole a tutela del consumo, ma abbia invece scelto la via dei comunicati ostili e infruttuosi. Spero che il Codacons continui a lavorare per tutelare i consumatori. Io sono pronta a dare la mia disponibilità".