Chiamami col tuo nome, Guadagnino pensa al sequel: "Parlerò di AIDS e diritti gay"

Il film, ispirato all'omonimo romanzo di André Aciman, è nominato a quattro Premi Oscar: Miglior Film, Miglior Attore Protagonista, Miglior Sceneggiatura Non Originale e Miglior Canzone Originale.

Chiamami col tuo nome è sicuramente uno dei film dell'anno, tra riconoscimenti ricevuti e recensioni entusiastiche di pubblico e critica. Ispirato all'opera di André Aciman, racconta la storia di Oliver (Armie Hammer) e Elio (Timothée Chalamet) nell'estate del 1983 nel Nord Italia. Visto l'enorme successo della pellicola, le voci di un sequel si sono subito rincorse e, anche se nulla di ufficiale è stato comunicato, il regista Luca Guadagnino ha già alcune idee per la direzione che vorrebbe prendere con il nuovo racconto.

Chiamami col tuo nome, Timothée Chalamet in una scena del film di Guadagnino.
Chiamami col tuo nome, Timothée Chalamet in una scena del film di Guadagnino.

La timeline, infatti, riprenderebbe nel 1989 in una città importante come Berlino, in cui seguiremmo Elio e Oliver ma ci scontreremo con le tematiche politiche e importanti dell'eoca, come l'AIDS e i diritti LGBT. Durante un'intervista con Hollywood Reporter, Guadagnino ha dichiarato:

"Sono pronto a raccontare una parte fondamentale per la loro storia. Secondo me, Chiamami col tuo nome può essere visto come il primo capitolo della vita dei personaggi che abbiamo conosciuto nel film. Se il primo capitolo è un romanzo di formazione in cui Elio diventa un uomo, magari il prossimo capitolo sarà la posizione di questo uomo nel mondo, sarà la scoperta dei suoi desideri, e ci mostrerà com'è cambiato qualche anno dopo quel fortissimo pugno emotivo."

Il celebrato film è candidato a quattro premi Oscar come Miglior Film, Miglior Attore, Miglior Canzone e Miglior Sceneggiatura Non Originale. Nel cast anche Michael Stuhlbarg che regala una splendida interpretazione nel ruolo del padre di Elio. La sceneggiatura, invece, è scritta da James Ivory.

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Il film di Guadagnino segue A Bigger Splash e Io sono l'amore in quella che il regista stesso ha definito come "la trilogia del desiderio".

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