Chiamami col tuo nome ha portato sul grande schermo la storia d'amore tra Elio e Oliver e il protagonista Armie Hammer rivela qualche segreto relativo alla realizzazione del film diretto da Luca Guadagnino in un video realizzato per la rivista GQ.
La star ha raccontato che il bus in cui salgono i due personaggi principali era molto vecchio e sprovvisto di aria condizionata; questo ha creato qualche problema perché nella giornata in cui sono state realizzate le riprese di quella scena la temperatura era veramente elevata. Armie sottolinea poi che la "magia" del cinema fa sembrare che il veicolo abbia realmente percorso delle strade impervie, oltre a nascondere le sgradite conseguenze di una corsa nell'erba alta, trasformando le urla di dolore per le punture in grida di gioia, o dando vita a una cascata dove c'era solo una diga.
Hammer ha poi imitato in modo esilarante il regista mentre gli cercava di dare delle indicazioni riguardanti una sequenza importante e spiegava che doveva girarsi verso la telecamera "pensando alle possibilità di ciò che è impossibile", affermazione che ha lasciato totalmente spiazzato l'attore, prima di essere inaspettatamente colpito da Guadagnino.
Prossimamente Hammer ritornerà sul set con Timothée Chalamet in occasione del sequel della storia che dovrebbe svolgersi qualche anno dopo gli eventi raccontati e mostrare Elio e Oliver affrontare le conseguenze del legame che si è creato tra di loro.
Il primo film - che sarà ricordato per una delle scene più hot viste al cinema nel 2018 - era ambientato a metà degli anni Ottanta in una città del nord Italia non molto distante dal Lago di Garda. Elio, un diciassettenne sensibile e istruito, è l'unico figlio della famiglia italoamericana Perlman. Oliver è invece un accademico che arriva per aiutare il padre di Elio, un professore famoso specializzato in cultura greca, con il suo lavoro. Il ventiquattrenne è pieno di vita, spontaneo, affascinante e conquista chiunque lo conosca. L'incontro tra i due darà vita a un'estate indimenticabile.