Netflix non sarà presente al prossimo Festival di Cannes 2019. Né con film in concorso, né fuori gara. A dare lo scoop è stato Variety, il quale ha sottolineato che, nonostante ci siano stati in queste settimane lunghi e amichevoli colloqui tra le parti, anche per appianare i dissidi dei mesi scorsi, non è stata trovata una soluzione soddisfacente.
A questo si aggiunge poi un ulteriore problema: per le date di Cannes 2019, dal 14 al 25 maggio, non sarebbe pronto nessun film importante. Questo significa che il direttore artistico Thierry Fremaux ha dovuto dire addio a denti stretti ad un film come The Irishman di Martin Scorsese e al suo cast nutrito di star: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Harvey Keitel.
Una bella botta per la Croisette, di cui verosimilmente si avvantaggerà Venezia (e magari anche Toronto), alla quale riuscì il colpo doppio di avere sia Roma che The other side of the wind di Orson Welles, in seguito al veto imposto a Netflix dagli esercenti francesi e al ritiro delle due opere dal festival, nonostante fossero già state opzionate da Fremaux. Come andò a finire è storia nota: Roma di Alfonso Cuaron vinse il Leone d'oro, iniziando un cammino che l'avrebbe poi portata a conquistare tre Oscar su dieci candidature. Eppure, sempre a quanto riporta Variety, Fremaux le avrebbe provate tutte pur di avere l'ultima opera di Martin Scorsese: lo aveva annunciato al Festival Lumière a Lione lo scorso ottobre, mentre era seduto affianco a Ted Sarandos e Scott Stuber, i due boss di Netflix, e si era recato a dicembre al Marrakech Film Festival per incontrare appositamente Scorsese, a cui era stato dato il premio alla carriera.
The Irishman non è l'unica perdita, anche altre pellicole molto attese non arriveranno al festival francese, come The Laundromat di Steven Soderbergh con Meryl Streep, il nuovo progetto di Noah Baumbach ancora senza titolo e The King di David Michod con Timothee Chalamet nel ruolo del re Enrico V d'Inghilterra, insieme a Joel Edgerton, Ben Mendelsohn e Robert Pattinson. Resta da capire ora, come e se si ricuciranno i rapporti in un futuro prossimo. Nelle settimane scorse sulla stampa francese erano state paventate possibili soluzioni al dissidio che vede contrapposti Netflix da un lato e Cannes dall'altra. Fremaux si era, infatti, piegato alle richieste degli esercenti francesi che chiedevano una finestra di 36 mesi tra l'uscita in sala e lo streaming. Una clausola inaccettabile per Netflix che ha sempre utilizzato una politica mista di distribuzione immediata sulla loro piattaforma con l'aggiunta, in contemporanea, di proiezioni in alcuni cinema selezionati. Tra le ipotesi circolate c'era quella di rimuovere temporaneamente dal servizio i film presentati a Cannes solo per gli utenti in Francia, ma la federazione degli esercenti d'Oltralpe ha risposto 'picche'. Così a fronte di una situazione non semplice, a Fremaux non resta che sperare, e giocare bene la propria mano per avere almeno Once Upon a Time a Hollywood di Quentin Tarantino e Ad Astra di James Gray.