Ca' Foscari Short Film Festival dal 20 al 23 marzo

A Venezia la primavera del corto, campionato mondiale del cinema studentesco per vedere come si evolve la settima arte di fronte alle nuove tecnologie.

Il Ca' Foscari Short Film Festival, il primo festival in Europa concepito, organizzato e gestito da un'università, torna quest'anno forte del successo delle scorse edizioni, proseguendo nel suo intento di imporsi come sorta di campionato mondiale dei corti studenteschi. La terza edizione si svolgerà dal 20 al 23 marzo 2013, nella cornice del teatro Auditorium Santa Margherita di Venezia. La peculiarità, e al tempo stesso il punto di forza del festival, è l'essere proiettato verso il futuro e, quindi, verso gli studenti. Sono loro i protagonisti di questa grande festa dall'una e dall'altra parte dello schermo. I cortometraggi selezionati provengono, infatti, dalle scuole di cinema, ma anche dai corsi di scienze delle comunicazioni e dell'audiovisivo di tutto il mondo e rappresentano gli ultimi lavori e i saggi di diploma più recenti di un'agguerrita generazione di cineasti che sarà giudicata da una giuria internazionale per una vera e propria radiografia dell'immaginario a venire. D'altra parte sono sempre gli studenti a dare linfa vitale al festival, essendo i cafoscarini coinvolti nella macchina organizzativa in tutte le fasi della sua realizzazione: dal catalogo alla logistica, dall'ufficio stampa ai sottotitoli, dal gruppo video alla giuria dei concorsi collaterali. I volontari dello Short crescono di anno in anno, e a chi ha già partecipato al festival - e con entusiasmo continuano a dare la loro adesione - si aggiungono sempre forze nuove, desiderose di far parte di questa grande famiglia. Quest'anno sono, infatti, quasi 150 i giovani che hanno deciso di aderire al'iniziativa, coordinati da figure professionali per garantire la miglior riuscita possibile. Il Festival si svolgerà all'interno delle collaudate attività internazionali di Ca' Foscari Cinema (<https://cafoscaricinema.unive.it>), nate nel 2011 nell'ateneo veneziano.

Alla guida del Ca' Foscari Short Film Festival, ci sarà quest'anno un prestigioso comitato scientifico internazionale nel quale spiccano nomi di punta di critici, studiosi e professionisti del cinema e composto da Irene Bignardi, Roberto Calabretto, Cecilia Cossio, Vincenza D'Urso, Roberto Ellero, Flavio Gregori, Keiko Kusakabe, Laura Marcellino, Carlo Montanaro, Elena Pollacchi. Il comitato si va così ad affiancare all'esperienza di Ca' Foscari Cinema, coordinata da Maria Roberta Novielli, delegata generale del festival e delegata dal rettore Carlo Carraro alle attività cinematografiche dell'università veneziana. La selezione del programma composto dal Concorso Internazionale e dagli innumerevoli programmi speciali, è frutto di importanti consulenze internazionali e del lavoro e della passione degli studenti che fanno riferimento al delegato generale e al comitato scientifico. Lo scorso anno era stato il regista nipponico Shinya Tsukamoto a creare la locandina del festival (e la sigla introduttiva di Ca' Foscari Cinema), quest'anno è il turno di un altro importante artista, tra i nomi di spicco dell'animazione italiana, Igor Imhoff, che ha creato una locandina nella quale è riuscito a coniugare i tratti salienti del suo stile originale e riconoscibilissimo, frutto delle sue capacità come programmatore 3D e della passione per la pittura. I suoi lavori, tra cui gli ultimi due, Somnium coleopterae e Planets, presentati in anteprima proprio lo scorso ottobre ad Anymation, sono molto apprezzati e hanno vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali per l'animazione e la video-arte.

Possiamo poi annunciare due dei tre nomi che andranno a comporre la giuria internazionale del Concorso di quest'anno: la terza edizione del Ca' Foscari Short avrà in giuria Ko Un, una delle personalità più importanti della cultura coreana, artista poliedrico famoso soprattutto come poeta, ma anche pittore, scrittore, autore teatrale, che gravita sempre più insistentemente nel mondo del cinema. Artista dalla vita tribolata, ha vinto ripetutamente i più importanti premi letterari della Corea ed è stato candidato ben tre volte al Premio Nobel per la letteratura. Il secondo nome è di un amatissimo attore italiano, Giulio Scarpati, reso famoso dall'incredibile successo della serie tv Un medico in famiglia. Scarpati è anche attore per il cinema, dove ha recitato per registi come Marco Tullio Giordana, Ettore Scola, Michele Soavi, Giuseppe Piccioni, oltre ad aver vinto il David di Donatello nel 1994 come miglior attore per la sua interpretazione in Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant. E' tuttora molto attivo anche in teatro, dove ha esordito a 16 anni vincendo numerosi premi. A chiudere, non certo per importanza, la critica, saggista e giornalista cinematografica Piera Detassis, direttrice della rivista di cinema Ciak dal 1997, da sempre valorizzatrice della figura della donna al cinema (e non solo), in giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2001, dal 2008 al 2011 direttrice artistica del Festival Internazionale del Film di Roma.

Centro nevralgico del festival è il concorso internazionale: 30 cortematraggi provenienti dalle più prestigiose scuole di cinema di tutto il mondo. Il concorso internazionale permette di operare una vera e propria radiografia dell'immaginario a venire, puntando la sua lente d'ingrandimento su pulsioni e problematiche della nuova generazione di cineasti. Nella prima edizione grande risalto avevano avuto le sofferte testimonianze dal fronte della Primavera araba, nella seconda rivestivano un ruolo predominante le tematiche esistenziali. Quest'anno si conferma l'assoluta qualità delle opere - provenienti da oltre trenta paesi - sottoposte alla preselezione, e si può constatare con piacere una maggiore adesione da parte delle principali scuole di cinema italiane, dal Centro Sperimentale di Cinematografia ai vari corsi DAMS d'Italia. Alla fine sono state ben 5 le opere del Belpaese selezionate per il Concorso e ognuna di esse rappresenta un aspetto diverso del nostro cinema: dall'animazione al documentario, dalla commedia al dramma. Viene così invertito il trend delle ultime edizioni, nelle quali l'Italia era rimasta ai margini rispetto ad altre filmografie, indicatore di un'idea di cinema che ancora fatica ad affermarsi nel nostro Paese nonostante gli aspiranti registi non manchino di certo (e, infatti, nella scorsa edizione erano in concorso ben cinque registi italiani provenienti però da scuole di cinema straniere). Tra le tendenze prevalenti quest'anno c'è quella della commistione di generi: fiction, documentario e animazione sono utilizzati con grande libertà creativa dai giovani cineasti. E' proprio l'animazione a spiccare nella selezione del Concorso nel quale si incontrano lavori molto eterogenei, sia per i toni che per le tecniche utilizzate. Buon esempio ne sono il tenero e originale corto tedesco-coreano Mee di Letty Felgendreher, racconto biografico che coniuga animazione tradizionale, digitale e inserti reali, l'italianissima regia collettiva di The Ordinary Job, divertente e pieno di fantasiose citazioni cinematografiche, da Psycho a Jurassic Park.

La novità di quest'anno riguarda la possibilità di seguire il Festival a distanza: sarà infatti possibile seguire tutte le dirette LIVE grazie al canale Ustream di Ca' Foscari Cinema all'indirizzo <https://www.ustream.tv/channel/cafoscaricinema> (accessibile anche dal sito dello Short). Il canale non è rivolto solamente a chi non potrà essere al Festival, ma sarà una inesauribile fonte d'informazioni per chiunque voglia accedervi.