Burt Reynolds si racconta in But Enough About Me

L'attore, considerato un sex symbol negli anni Settanta, rivela i particolari di una stagione incredibile del cinema americano nella sua autobiografia

Se tra gli anni Settanta e Ottanta sei stato uno degli attori più amati del cinema e ti chiami Burt Reynolds non puoi che scrivere un'autobiografia per raccontare una parte di vita eccezionale. Questo deve aver pensato l'attore che, con la complicità della casa editrice G.P. Putnam's Sons, nell'autunno del 2015 darà alle stampe But Enough About Me. Ad aiutarlo nella stesura ci sarà Jon Winkour che ha già affiancato James Garner nella realizzazione di The Garner Files, diventato un best seller segnalato dal New York Times.

In attesa di leggere i ricordi di una Hollywood tanto entusiasmante quanto ormai lontana, possiamo dire che il libro, oltre a toccare i momenti più importanti della carriera di Reynolds come il film Boogie Nights, non tralascerà le sue relazioni sentimentali con Tammy Wynette, Adrienne Barbeau, Sally Field e Chris Evert, o l'amicizia con alcune leggende dello star system come Clark Gable, Bette Davis, Frank Sinatra, Clint Eastwood e Johnny Carson. "Era da molto tempo che volevo mettere alcune cose in chiaro - ha dichiarato lo stesso Reynolds - e con questo libro ho la possibilità di farlo. Si tratta di un progetto che toccherà molte aree di cui non ho mai discusso."