Phoebe Dynevor e Regé-Jean Page, i due protagonisti della prima stagione di Bridgerton, hanno ricordato l'iconica scena in cui viene pronunciata una delle frasi più amate dai fan, ovvero "Io brucio per te".
Dopo l'uscita della sua prima stagione, avvenuta lo scorso dicembre, Bridgerton è diventato subito uno dei maggiori fenomeni seriali di Netflix. Mentre lo show prodotto da Shonda Rhimes è stato già rinnovato per altre tre stagioni, l'attrice Phoebe Dynevor è tornata a parlare di una delle scene più iconiche della prima stagione. L'interprete di Daphne ha infatti richiamato alla mente il momento in cui ha letto per la prima volta la sceneggiatura riguardante la prima notte di nozze di Simon e Daphne, ammettendo che non avrebbe mai immaginato il successo di quelle che a lei sembravano soltanto quattro semplici parole, ovvero "Io brucio per te".
"Non hai idea di quali saranno le battute sulle quali le persone si soffermeranno maggiormente", ha dichiarato l'attrice a Variety, aggiungendo: "Questo è stato sorprendente per me". Dynevor ha affrontato l'argomento in compagnia della co-star Rege-Jean Page (interprete di Simon Basset, il Duca di Hastings), del regista Sheree Folkson e del compositore Kris Bowers. I quattro hanno quindi analizzato la scena del quinto episodio della serie, Il duca e io (The Duke and I).
Facendo riferimento alla ormai iconica battuta di Dynevor, che alcuni spettatori hanno falsamente attribuito a Simon, Page ha spiegato che quella parte di dialogo conduce al cosiddetto "effetto Mandela", ovvero ad un falso ricordo, che nasce quando un grande gruppo di persone collettivamente ricorda male qualcosa. "Non sono io a dire 'Brucio per te, non è la mia battuta!" ha dichiarato Page, ridendo e aggiungendo: "Tutti chiaramente si sentivano bruciare in quel momento e lo prenderò come un complimento". Per quanto riguarda il modo in cui ha deciso di interpretare quel momento, Dynevor ha spiegato: "La chiave è rendere il dialogo il più organico e reale possibile. Non c'è altro modo di dire una battuta del genere che farla diventare un sentimento interiore".
Ma il pubblico non è rimasto rapito solo dal discorso di Dynevor. Folkson e Bowers hanno infatti spiegato come i loro contributi tecnici abbiano valorizzato ulteriormente la scena, creando tensione prima che la coppia di sposi finisse per consumare il proprio matrimonio. Bowers ha detto di aver prima basato la musica sul punto di vista di Daphne e di essersi poi spostato armonicamente verso quello che sarebbe diventato il tema di Daphne e Simon insieme. "C'è un crescendo costruito sul tema di Daphne. Ha questo tono caldo e romantico, ma anche un po' di mistero o pericolo", ha detto Bowers.
Dal punto di vista musicale, nella serie Netflix sono state inserite diverse cover classiche di successi contemporanei e per questa scena Folkson ha suggerito a Bowers di usare una cover di Strange, brano del cantautore britannico Celeste. Il regista ha osservato che, sebbene il testo parli di una rottura, il modo in cui Bowers e la violoncellista Hillary Scott hanno interpretato il pezzo si adattano perfettamente al momento. Folkson ha infine affermato che l'abbigliamento del periodo Regency dello show, che comprende anche i corsetti, ha avuto un impatto decisivo sul ritmo della scena. "È molto più sexy guardare l'anticipazione del sesso che il sesso stesso", ha spiegato Folkson, aggiungendo: "Volevo solo trascinare il momento il più possibile ed il fatto di dover slacciare i lacci ed i bottoni, contribuisce a tardarlo".