Uno dei brani più conosciuti di Breakfast Club di John Hughes è Don't You (Forget About Me) dei Simple Minds, una canzone che la band scozzese inizialmente non voleva registrare.
Dopo il rifiuto di Bryan Ferry e Billy Idol, anche i Simple Minds non volevano lavorarci perché la ritenevano fuori dalle proprie corde. Alla fine, cedettero, e diventò la canzone simbolo della loro carriera. Ma come reagì Molly Ringwald al primo ascolto?
La reazione di Molly Ringwald alla hit dei Simple Minds
Nel documentario Simple Minds: Everything Is Possible, in arrivo nei cinema dal 13 giugno, Molly Ringwald spiega la sensazione che provò all'epoca:"Sembrava cruda... Quasi una telefonata oscena. Ma in senso positivo".

Ringwald conosceva già i Simple Minds e svela un aneddoto:"Credo di averli consigliati io a John Hughes. Mi piace prendermi un po' il merito di questo". L'attrice non è l'unica star intervistata nel documentario: insieme a lei spiccano Dave Gahan dei Depeche Mode, Bob Geldof dei Boomtown Rats e Richard Branson, fondatore di Virgin Records. La regia è affidata a Joss Cowley.
Il documentario che ripercorre la carriera dei Simple Minds
Quarantacinque anni di carriera ripercorsi nel film sui Simple Minds e sul suo leader Jim Kerr, insieme al chitarrista Charlie Burchill, dagli esordi punk negli anni '70 fino alla fase post-punk/art rock degli anni '80, con il successo della canzone presente in Breakfast Club.
Il film documenta anche le difficoltà creative vissute dalla band negli anni '90 e il ritorno in auge dal 2010 in poi:"Siamo una dannata grande band" afferma Kerr nel film.

Molly Ringwald, di recente, si è riunita insieme ai suoi compagni di set del cult di John Hughes, Breakfast Club, ovvero Ally Sheedy, Judd Nelson, Emilio Estevez e Anthony Michael Hall.