Brad Pitt e l'informatica nazista

L'attore si prepara a portare al cinema il controverso IBM and the Holocaust, besteseller che spiega il sistema di catalogazione utilizzato per localizzare e sterminare gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo il successo produttivo ottenuto con L'arte di vincere - Moneyball, Brad Pitt ha deciso di applicare la stessa tattica divulgativa a un argomento ben più serio del baseball. L'attore starebbe, infatti, sviluppando una pellicola basata sul bestseller di Edwin Black intitolato IBM and the Holocaust, libro del 2001 che esamina l'importanza dei modelli informatici nella tattica utilizzata dal Terzo Reich per identificare e sterminare gli ebrei europei. Ovviamente all'epoca i personal computer non esistevano ancora, ma il libro si chiede come i nazisti siano riusciti a identificare e raggiungere un numero così grande di ebrei con tale precisione e validità.

La risposta di Edwin Black indica alla base di tutto l'alleanza strategica tra Thomas Watson, futuro dirigerente della IBM, e la Germania Nazista, un accordo nato nel 1933. Schede traforate vennero usate per distinguere nelle montagne di documenti personali le informazioni legate al censo, per incrociare i dati sulla lingua madre, religione, nazionalità, professione e residenza di 66 milioni di tedeschi e identificare rapidamente gli ebrei, ghettizzarli, privarli dei propri beni, deportarli e sterminarli. Alla fine circa 6 milioni di ebrei europei vennero eliminati. IBM and the Holocaust ricostruirà questa ipotesi grazie al sostegno della HBO. Il film sarà scritto da Marcus Hinchey, autore di Love&Secrets. La Plan B di Brad Pitt, al momento, sarebbe alla ricerca di una tv via cavo o di uno studio di produzione presso cui sviluppare l'interessante progetto che potrebbe vedere la star nelle vesti di protagonista.