Una grande prima visione, alle 21:25, stasera su Rai1: a 30 anni dalla scomparsa di Freddie Mercury, va in onda Bohemian Rhapsody, il film premio Oscar diretto da Bryan Singer nel 2018, con Rami Malek nei panni del leggendario frontman dei Queen.
Il film segue la parabola artistica e la vicenda umana di Farrokh Bulsara, meglio conosciuto come Freddie Mercury (Rami Malek), che, sfidando, stereotipi e convenzioni, da semplice addetto ai bagagli dell'aeroporto di Heahtrow, diventa un'icona senza tempo. Bohemian Rhapsody è un tributo al suo talento, che si sofferma, in particolare, sulle performance più emozionanti dei Queen, fino all'iconico concerto Live Aid del 1985, che consegnò la band alla storia del rock.
Molto amato dal pubblico, Bohemian Rhapsody nell'anno del suo arrivo in sala è stato un vero e proprio fenomeno di costume che ha permesso anche ai più giovani di "scoprire" i Queen e le loro canzoni, ma che è stato anche fortemente criticato dai fan: in Bohemian Rhapsody infatti, le inesattezze e gli errori non sono pochi, e questo a molti non è piaciuto.
Tra i vari riconoscimenti che compongono il ricco palmares, vanta la conquista di ben 4 premi Oscar: al miglior sonoro, al miglior montaggio, al miglior montaggio sonoro e a Rami Malek come miglior attore. Bohemian Rhapsody è entrato nella Top 20 dei maggiori incassi italiani di tutti tempi e nel 2018 è risultato addirittura il film più visto nella nostra penisola, grazie a 29 milioni di euro portati nelle casse.
L'omaggio della RAI a Freddie Mercury, però, non si esaurisce alla prima serata di Rai1: a mezzanotte su Rai5, Rai Cultura propone il doc "Queen: dagli esordi a Bohemian Rhapsody" che approfondisce la nascita della canzone forse più emblematica dei Queen.
Dopo gli inizi faticosi, il gruppo trova il successo con il quarto album, "A Night At The Opera", lanciato soprattutto dal singolo "Bohemian Rhapsody", una canzone formata da tre parti ben distinte che esprimono le diverse anime del gruppo: il rock duro, l'ispirazione melodica e l'orchestrazione, con un tocco di bizzarria. Il brano raggiunge un pubblico vastissimo, grazie al video, e diventa in qualche modo il testamento artistico di Freddie Mercury.