Non si placano le polemiche sulla causa mossa da Scarlett Johansson contro Disney. L'attrice ha citato la compagnia per la scelta di far uscire Black Widow sia in streaming che al cinema contemporaneamente, contravvenendo così al suo contratto. La risposta di Disney all'attrice è stata però bollata come attacco di genere da parte del movimento Time's Up, che si batte contro la violenza sulle donne e contro il sessismo.
Disney ha risposto alle accuse di Scarlett Johansson dichiarando che la causa da lei mossa è "triste e desolante", ma questa risposta ha scatenato l'ira di molte associazioni, tra cui Time's Up, Women In Film e ReFrame. Insieme hanno firmato una dichiarazione che definisce la risposta della Disney alla causa della protagonista di Black Widow un attacco di genere:
"Anche se non prendiamo posizione sulle questioni commerciali nel contenzioso tra Scarlett Johansson e The Walt Disney Company siamo fermamente contrari alla recente dichiarazione della Disney, che tenta di caratterizzare la Johansson come insensibile o egoista per aver difeso i suoi diritti commerciali contrattuali"
La dichiarazione continua definendo questo attacco "grave" perché, secondo le associazioni, alimenta la discriminazione di genere, soprattutto in questo ambiente:
"Questo attacco al carattere di genere è fuori luogo in una disputa commerciale e contribuisce ad alimentare un ambiente in cui le donne e le ragazze sono percepite come meno capaci degli uomini di proteggere i propri interessi, senza affrontare critiche ad hominem"
Emma Stone sta valutando di fare causa alla Disney per la distribuzione di Crudelia
Sembra che si metta male per Disney che, però, ha rilasciato varie dichiarazioni in cui afferma che Scarlett Johansson ha avuto un aumento notevole del suo compenso, proprio grazie all'uscita contemporanea in streaming. Come andrà a finire questa diatriba? Staremo a vedere.