Durante una recente intervista a The Breakfast Club, il regista Ryan Coogler ha rievocato con emozione e gratitudine l'intensità quasi sacrale con cui Chadwick Boseman abitava i suoi ruoli. La dedizione di Boseman al personaggio di T'Challa era talmente radicale da sconfinare nella realtà quotidiana del set. "Parlava con l'accento africano anche fuori dalle riprese," ha ricordato Coogler. "Quando i dirigenti Disney sono venuti a trovarci alla seconda settimana di riprese, lo hanno sentito parlare così e si sono spaventati. Ma io gli ho detto: 'Non vi preoccupate, sta lavorando. Non smette finché non diciamo stop'."
Chadwick Boseman, il T'Challa eterno
Ryan Coogler ricorda ancora con affetto e ammirazione il ruolo di T'Challa, il sovrano di Wakanda in Black Panther, ormai volto immortale di Chadwick Boseman. "Tra tutti i miei attori, la scomparsa di Chad ha colpito più duramente Michael B. Jordan," ha raccontato Coogler, sottolineando come Boseman, pur sembrando coetaneo, fosse in realtà molto più maturo, "un uomo già formato del Sud, un uomo vecchia scuola". Quella distanza anagrafica si traduceva sul set in un'aura quasi paterna: "Io e Mike ci sentivamo ragazzini accanto a lui".

Ma la sua più grande lezione non era mai esplicita: "Era quel tipo di insegnante che ti dava lezioni senza farti sapere che te le stava dando. Ci ha insegnato la pazienza. Arrivava sempre in anticipo. Si muoveva con un ritmo d'altri tempi."
Il regista ricorda inoltre come Boseman avesse interpretato una full immersion totale dentro e fuori il set, tanto da diventare leggenda sul set e fonte di ispirazione continua anche per gli altri attori. Michael B. Jordan, che in Black Panther interpretava Killmonger, si è rifatto alla disciplina di Boseman anche durante Sinners, il nuovo film di Coogler in uscita il 18 aprile per Warner Bros. "Gli ho detto: 'Fratello, cosa farebbe Chad con questo ruolo?'. Perché Chad non usciva mai dal personaggio." È così che la presenza di Boseman continua a vibrare sullo schermo, anche a distanza di anni: non solo come supereroe, ma come esempio umano.