Willem Dafoe è stato nominato direttore artistico del settore teatrale della Biennale di Venezia nel biennio 2025-2026. La nomina è stata ufficializzata dopo la delibera del consiglio di amministrazione presieduto da Pietrangelo Buttafuoco.
Una scelta prestigiosa per un attore che da tempo mantiene un forte legame con l'Italia, terra nella quale risiede parte dell'anno e nella quale è nata la moglie Giada Colagrandi, sceneggiatrice, attrice e regista nativa di Pescara.
Nuovo incarico
"È un onore poter annunciare la nomina di Willem Dafoe a Direttore della Biennale Teatro. Il teatro è di fatto la casa originale della sua luminosa carriera. Tra i fondatori del leggendario Wooster Group nel 1977, nel perfetto controllo del suo corpo scenico ci sono sempre state la disciplina, la conoscenza, la passione e la profonda consapevolezza del teatro. Non vedo l'ora, come tutti, di poter essere spettatore del Festival che costruirà da Direttore Artistico e - dalla sua cattedra di assoluto maestro - vedere crescere nell'arte, le ragazze e i ragazzi del College di teatro" ha dichiarato Pietrangelo Buttafuoco.
Willem Dafoe ha commentato l'incarico ricevuto:"Sono stato prima sorpreso e poi felice di ricevere l'invito di Pietrangelo Buttafuoco come Direttore del Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia 2025-2026. Sono consapevole di essere noto come attore di cinema ma io sono nato in teatro, il teatro mi ha formato e mi ha scosso. Sono un animale da palcoscenico. Sono un attore. Il teatro mi ha educato all'arte e alla vita. Ho lavorato con il Wooster Group per ventisette anni, ho collaborato con grandi registi da Richard Foreman a Bob Wilson. La direzione del mio programma Teatro sarà tracciata dalla mia formazione personale. Una sorta di esplorazione dell'essenza del corpo".
Il 2024 è un anno molto prolifico per Willem Dafoe, che apparirà in Nosferatu di Robert Eggers, Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton, film d'apertura della prossima Mostra del Cinema di Venezia, ed è già stato protagonista in Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos e Finalmente l'alba di Saverio Costanzo.