I nuovi progetti live-action della Disney stanno dando al pubblico molti spunti per criticare le scelte del colosso dell'intrattenimento, in base alle recenti rivelazioni in merito a Biancaneve il pubblico ha continuato a deridere il progetto per via dei suoi cambiamenti, o probabili tali, in termini di accessibilità, definendola una pellicola "politically correct", almeno secondo le parole di ScreenRant.
Parlando con Vanity Fair Rachel Zegler, la star del nuovo film live-action basato su Biancaneve, ha rivelato di averne abbastanza di questi atteggiamenti, riportando che nel corso della produzione le sono state fatte più domande in merito al colore della sua pelle, essendo colombiana, accompagnate da alcune "battute" verso le scelte che il film ha affrontato in fase creativa: "La gente fa queste battute sul fatto che noi siamo il Biancaneve politically correct. È un cartone animato di 85 anni fa e la nostra versione è una storia dall'approccio fresco su una giovane donna che ha una funzione che va oltre all'idea che 'Un giorno il mio principe verrà'".
Biancaneve, Bambi e gli altri: diapositive dalla nostra infanzia
Parlando sempre del film, Rachel Zegler ha sottolineato il fatto che quando si discute della pellicola originale si tende più spesso a ricordare i personaggi dei nani o quello della strega cattiva, piuttosto che Biancaneve, di per sé considerata come un esempio di quello che non si dovrebbe fare, ritenendo fondamentale il dover aggiornarla in qualche modo, adattandola ai tempi. Ricordando che questi cambiamenti, secondo le indiscrezioni, parrebbero includere anche altri dettagli e personaggi della pellicola originale. Non ci resta altro che attendere notizie ufficiali sul film, riflettendo su come il grande pubblico percepirà le trasformazioni suggerite alla base di questo nuovo progetto.