Avatar: La via dell'acqua contiene delle scene che, secondo il regista James Cameron, molti spettatori non apprezzano, non rendendosi però conto del loro reale valore.
Il filmmaker, intervistato da The Wrap, ha infatti spiegato che ha dovuto lottare anche contro i produttori di 20th Century Fox per mantenere delle sequenze.
James Cameron è tornato a parlare delle discussioni avute con i produttori della saga, già in occasione del primo film di Avatar.
Il regista ha ricordato: "Abbiamo lottato molto contro i capi di Fox in occasione del primo film perché continuavano a dire cose tipo 'Puoi tagliare tutte le cose relative al volo, non ne abbiamo bisogno. Non fa andare avanti la storia'. La mia risposta era: 'Siete assolutamente corretti, non porta avanti la storia. Fa qualcosa di completamente diverso. Sta permettendo alle persone di apprezzare il momento'".
Cameron ha sottolineato: "Le persone dimenticano di mettere la bellezza in un film".
Avatar: La via dell'acqua, le opinioni della redazione
Il filmmaker è convinto che sia necessario, di tanto in tanto, far trascorrere del tempo con i personaggi senza inserire degli elementi che facciano avanzare la narrazione: "Non affrettiamo tutto questo a causa di concetti artificiali come 'la trama'. Sembra sciocco, ma funziona".
James Cameron è inoltre consapevole che molte persone si lamenteranno per la presenza di alcuni passaggi del sequel: "Trovo sia divertente: le scene al centro delle lamentele delle persone che sostengono siano troppo lunghe sono le stesse che altri amano. Semplicemente non sono le stesse persone che si lamentano e che le amano. 'Troppi momenti in cui nuotano!'. Sì, okay, per te, ma non per tutte le persone lì in fondo. Quindi alla fine devi muoverti tra le regole tradizionali e quelle nate dall'esperienza".