Quando nel 1995 uscì Hackers, pochi avrebbero scommesso sul suo futuro: diretto da Iain Softley, il film non riscosse successo al botteghino né tra la critica. Oggi, grazie allo streaming su piattaforme come Tubi, il thriller cyberpunk con Angelina Jolie è riscoperto, entrando di diritto tra i cult più amati della sua epoca.
Dalla sala cinematografica allo streaming: il ritorno di Hackers
All'epoca della sua uscita americana il 15 settembre 1995, Hackers non ebbe la fortuna sperata: incassò solo 7,5 milioni di dollari contro un budget di 20 milioni, e il punteggio critico su Rotten Tomatoes si fermò a un deludente 34%. La storia di Dade Murphy, alias Zero Cool o Crash Override, e del gruppo di giovani hacker coinvolti in un furto digitale sembrava troppo "stilizzata" e poco credibile per i critici, nonostante la regia visivamente accattivante e il cast di giovani promesse guidato da Angelina Jolie e Jonny Lee Miller.
Negli anni, però, la fortuna del film ha preso una strada diversa: grazie a riedizioni su VHS, LaserDisc, DVD e Blu-ray, Hackers ha trovato un pubblico fedele, conquistando la posizione tra i film più visti su Tubi, dove nelle ultime 48 ore ha raggiunto il terzo posto nella classifica americana.
Il giudizio del pubblico, con un sorprendente 68%, ha superato di gran lunga quello dei critici, dimostrando come il film abbia saputo costruire un fascino duraturo, fatto di cyber-estetica, tensione adolescenziale e ironia tecnologica.
Trame, personaggi e fascino cult
Scritta da Rafael Moreu e prodotta da Michael Peyser e Ralph Winter, la trama ruota attorno a Dade, adolescente hacker già noto per aver compromesso oltre 1.500 computer di Wall Street all'età di 11 anni. Bandito dalla tastiera per sette anni, torna in azione e si ritrova invischiato in un inganno che lo accusa di aver rubato milioni da una multinazionale.
Al suo fianco, la carismatica Angelina Jolie e un gruppo di giovani hacker dai talenti straordinari, tra cui Matthew Lillard e Jesse Bradford, completano un ensemble capace di rendere il film un'esperienza di cyberpunk adolescenziale che oggi appare sorprendentemente attuale.
Il fascino di Hackers risiede anche nell'estetica visiva: luci al neon, schermate di computer stilizzate e sequenze di hacking coreografate creano un mondo iper-stilizzato che, pur criticato all'inizio, oggi viene celebrato come un emblema della cultura digitale anni '90. Lo streaming ha restituito nuova vita al film, confermando che, a volte, la vera grandezza emerge solo col tempo e con la giusta audience.