Amore criminale 2020, sesta puntata: la storia di Guerrina Piscaglia

Torna stasera su Rai3, alle 21:20, Amore criminale 2020 che nella sesta puntata racconterà la storia di Guerrina Piscaglia, uccisa nel 2014 dal prete con cui aveva una relazione.

Amore criminale 2020 torna stasera su Rai3, alle 21:20, con la sesta puntata dedicata a Guerrina Piscaglia. Veronica Pivetti, in studio, racconterà la storia della donna uccisa nel 2014 dal prete con cui aveva intrapreso una relazione.

Guerrina Piscaglia è donna di cinquant'anni, che vive a Cà Raffaello, un piccolo centro di poco più di cento persone, nella provincia di Arezzo. Da tutti viene descritta come una donna schiva e triste, solitaria e poco socievole, mentre Mirco, il marito, è un uomo semplice, disoccupato da tempo, dedito all'abuso di alcol da tanti anni. La nascita di un figlio con problemi di salute e la morte di un secondo figlio segnano in modo profondo le loro fragili vite tanto che, le incomprensioni e le difficoltà economiche che sopraggiungono con gli anni, trasformeranno il loro matrimonio in una convivenza forzata, fatta di silenzi e consuetudini. A sconvolgere la monotonia del loro matrimonio e del piccolo paesino di provincia, sarà l'arrivo di Padre Graziano, il nuovo parroco del paese. Guerrina, grazie alle attenzioni del frate congolese, riscopre la propria femminilità, e crede che ci sia anche per lei la possibilità di un nuovo amore. Ma le cose non andranno così.

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Dopo circa 8 mesi di relazione clandestina, Guerrina chiede al prete congolese di uscire allo scoperto, gli propone di abbandonare l'abito sacerdotale e di trasferirsi con lei e il figlio in un'altra città, dove iniziare una nuova vita insieme. Il primo maggio del 2014, Guerrina chiede a Padre Graziano un incontro chiarificatore. Alcuni passanti la vedono incamminarsi sulla strada che porta alla canonica, ma da quel momento di lei, si perdono completamente le tracce. Solo dopo alcuni mesi, quando tutti pensano a un allontanamento volontario, emerge dai tabulati telefonici l'esistenza di circa 4.000 contatti telefonici tra la donna e il prete congolese, una scoperta investigativa che getterà le basi per l'incriminazione di Padre Graziano, quale responsabile della morte di Guerrina. Alla fine di un processo indiziario, Padre Graziano verrà condannato in via definitiva per l'omicidio volontario di Guerrina e per l'occultamento del suo corpo, che a oggi non è mai stato ritrovato.