I produttori del film London Fields hanno deciso di fare causa all'attrice Amber Heard, tra i protagonisti del progetto, con l'accusa di non aver rispettato le clausole del suo contratto sia per quanto riguarda il lavoro compiuto sul set sia considerando gli impegni promozionali che non avrebbe rispettato.
Il lungometraggio tratto dal romanzo di Martin Amis, tuttora senza distribuzione, mostrava Amber nel ruolo di una medium dai comportamenti piuttosto promiscui che sta per essere uccisa.
Il regista Matthew Cullen aveva già fatto causa a Christopher Hanley della Nicola Six Limited affermando che i produttori avevano modificato il montaggio finale del lungometraggio, ricevendo a sua volta l'accusa di non aver rispettato i tempi e i budget previsti per la realizzazione del film.
Le carte presentate in tribunale per portare avanti la causa contro Amber Heard parlano di tensioni tra attori (tra cui quelle esistenti tra l'attrice e l'allora marito Johnny Depp), registi e produttori. L'accusa sostiene poi che il cast e il regista hanno boicottato il lungometraggio con comportamenti che hanno danneggiato l'opera.
Amber si sarebbe ad esempio rifiutata di girare alcune sequenze, sostenendo di non aver mai firmato un contratto che prevedesse scene di nudo o di aver firmato alcuni documenti necessari per l'attribuzione degli eventuali profitti dell'opera. Il suo comportamento ha quindi obbligato la produzione a eliminare dei passaggi del lungometraggio previsti nella sceneggiatura e di modificare altre scene. La Heard, inoltre, non ha dato la sua disponibilità per incidere nel 2015 parti del dialogo necessarie a completare il film dopo i cambiamenti che erano stati effettuati.
Heard, Depp e Billy Bob Thornton, accusato di aver avuto un ruolo nella fine del matrimonio dei colleghi, hanno inoltre successivamente inoltrato la corrispondenza avuta con Hanley ad Amis, andando contro l'accordo stretto con la produzione che prevede non siano diffuse informazioni riguardanti il film o il lavoro della Nicola Six.
Amber Heard, inoltre, si sarebbe rifiutata di partecipare a ogni tipo di attività promozionale legata a London Fields.
La produzione ora chiede come risarcimento danni circa 10 milioni di dollari.