Paul McCartney, Ava DuVernay, Taika Waititi e altre centinaia di personalità di Hollywood hanno inviato una lettera alla Casa Bianca protestando contro le Big Tech e l'intelligenza artificiale.
La richiesta, all'amministrazione Trump, è quella di mantenere una linea ferma sulle regole del copyright, opponendosi alle aziende tecnologiche che cercano di indebolirle in favore dell'IA.
Le star di Hollywood che hanno firmato la lettera contro l'intelligenza artificiale
Alfonso Cuarón, Lilly Wachowski, Cate Blanchett, Natasha Lyonne, Ben Stiller, Carrie Coon e Lily Gladstone, sono tra i 400 firmatari della lettera inviata alla Casa Bianca.

"Crediamo fermamente che la leadership globale degli Stati Uniti nel settore dell'IA non debba avvenire a discapito delle nostre industrie creative essenziali" si legge nella missiva spedita all'Ufficio della Scienza e della Tecnologia a Washington D.C.
Il tema dei posti di lavoro nell'epoca dell'IA
I firmatari si sono soffermati anche sull'importanza economica e culturale del settore artistico e dell'intrattenimento negli Stati Uniti, con i posti di lavoro minacciati dall'IA.
"L'industria americana delle arti e dell'intrattenimento sostiene oltre 2,3 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti, con salari che superano i 229 miliardi di dollari all'anno, e rappresenta la base dell'influenza democratica americana e del soft power nel mondo". I leader di Hollywood sostengono che le aziende che si occupano di IA stanno cercando di minare questa forza economica e culturale, riducendo le protezioni sul diritto d'autore per i film, serie tv, opere d'arte, scrittura, musica e voci utilizzate per addestrare l'intelligenza artificiale.

Tra le altre star che hanno partecipato attivamente alla protesta firmando la lettera spiccano Cynthia Erivo, Mark Ruffalo, Chris Rock, Judd Apatow, Guillermo del Toro, John Leguizamo, Rosario Dawson, Ron Howard, Paul Giamatti, Bette Midler, Ayo Edebiri, Dan Levy, Joseph Gordon-Levitt, Paul Simon, Dan Lindelof e Aubrey Plaza.