Per il ciclo "Cult & Pulp" stasera su Cielo, alle 21:15 in prima visione, va in onda Addio mia concubina, il celebre film cinese diretto nel 1993 da Chen Kaige, vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes nello stesso anno.
Tratto dal romanzo omonimo di Lilian Lee, Addio mia concubina è ambientato a Pechino e ripercorre gli anni della storia cinese che vanno dal 1925 al 1977, attraverso gli occhi di due giovani allievi della scuola di teatro dell'Opera di Pechino. Il film segue fin dall'infanzia i due giovani, il loro durissimo addestramento per diventare stelle di primo piano, il rapporto che si instaura tra di loro, il tutto narrato in modo toccante ed equilibrato. La situazione comincia poi a complicarsi con l'invasione dei giapponesi, la Seconda guerra mondiale, l'instaurazione del regime comunista, la rivoluzione culturale: i protagonisti sono inghiottiti nel vortice delle vicende politiche e sociali ma, in questo interessante excursus nella storia moderna di un paese potente e mutevole, il rapporto tra i due rimarrà forte e intatto.
Il viaggio che ci propone il regista è denso di insidie, dove una singola parola fuori posto o una presa di posizione contraria all'ideologia della corrente politica potrebbe costare caro ai protagonisti. All'interno di questo vorticoso agglomerato di avvenimenti si stagliano imperiose le figure dei tre protagonisti, Douzi, l'amico Shitou e la bella Juxian, legati da una tormentata storia d'amore e d'amicizia che cresce con forza durante tutto il film, tra rivelazioni e colpi di scena. Magistrali le interpretazioni dei tre attori protagonisti, Zhang Fengyi (Shitou) nel ruolo del conteso "oggetto del desiderio", Gong Li (Juxian) nelle ostiche vesti del terzo incomodo e Leslie Cheung, vera star del film in grado di rendere perfettamente la complessa figura di Douzi.