E' una settimana triste per il mondo del cinema: a poche ore dalla scomparsa di Arthur Penn, e dalla morte improvvisa di Sally Menke (alle quali si aggiunge anche il dispiacere per la morte dell'italiano Vincenzo Crocitti) ci lascia anche Tony Curtis. L'attore newyorkese, il cui vero nome era Bernard Schwartz, aveva 85 anni e la sua morte è stata confermata da un portavoce di sua figlia, l'attrice Jamie Lee Curtis.
Dopo un'infanzia difficile, accanto alla madre e al fratello schizofrenici, trascorsa prevalentemente in istituto, Tony Curtis approdò finalmente a Hollywood, dove a 23 anni fu messo sotto contratto dalla Universal, che decise di investire sulla sua formazione, sebbene - come ammise l'attore qualche anno dopo - agli inizi era più interessato alla vita dorata della Mecca del cinema, che alla recitazione. Il suo primo ruolo non accreditato è nel film Doppio Gioco (Criss Cross, 1949) seguono poi numerose pellicole, soprattutto brillanti, ma anche drammatiche come La parete di fango, che gli vale una candidatura agli Oscar, e Lo strangolatore di Boston, nel quale Curtis interpretò il serial killer Albert DeSalvo, realmente esistito.
Nel corso della sua lunga carriera, Curtis è apparso anche numerose volte sul piccolo schermo, sia in ruoli da guest-star che da protagonista come nel serial Attenti a quei due, nella quale affiancò un'altra grande star dell'epoca come Roger Moore.
L'attore si è sposato ben sei volte, l'ultima delle quali con Jill Vandenberg, nel 1998. Il suo matrimonio più celebre resta tuttavia quello con Janet Leigh, che durò undici anni e dalla quale ebbe due figlie, Jamie Lee e Kelly Curtis. Nel '62 Curtis divorziò dalla Leigh per sposare Christine Kaufmann, la giovanissima attrice tedesca con la quale aveva interpretato Taras il Magnifico.