Achille Lauro dopo Eurovision 2022 “ho fallito ma ora riparto con il mio tour”

Achille Lauro dopo la sconfitta all'Eurovision 2022 è tornato ad esibirsi sul palco: l'artista romano non si è lasciato abbattere e intende ricominciare alla grande

Achille Lauro, senza giri di parole, considera l'eliminazione alla semifinale di Eurovision 2022 un fallimento, ma questo non significa che il cantante romano si sia abbattuto, anzi è pronto a riprendersi grazie anche al tour iniziato il 5 luglio all'Ippodromo di Milano. L'artista, dando prova ancora una volta della sua versatilità, si esibisce sul palco accompagnato, alternativamente, dalla sua band e da un'orchestra.

All'Eurovision organizzata dall'Italia a Torino, Achille Lauro ha rappresentato San Marino, una scelta controversa è criticata da alcuni colleghi tra cui Blanco che aveva detto a Repubblica "Voglio bene ad Achille Lauro, ma non avrei cercato la strada di San Marino". A distanza di mesi, il cantante di Rolls Royce, risponde al giovane cantautore attraverso il Corriere della Sera "È un pischello. Tanti mi hanno mandato messaggi per dire che non era vero o magari lui pensava che quella frase non sarebbe stata riportata, ma io faccio scelte senza chiedere il permesso ai colleghi".

Dalla Kermesse europea Achille Lauro è uscito alla semifinale, la sua Stripped non è riuscita a convincere la giuria europea, di quell'esperienza Achille, parlando a Repubblica, racconta cosa potrebbe aver non funzionato "Andando all'Eurovision ho pensato: di certo qui nessuno arriverà con un pezzo punk-rock del tutto fuori controllo cantando a cavallo di un toro meccanico, poi se questo piace o no sinceramente non è importante. La carriera va considerata sul lungo periodo, non mi interessa più la sfiammata iniziale che ho già avuto. A 30 anni ho fatto quattro Sanremo, l'Eurovision, 10 dischi, ho scritto due libri, la regia di un documentario, ho seguito personalmente tutti i miei progetti".

La bocciatura d Eurovision 2022, comunque, per Lauro rappresenta il passato, il futuro sono i suoi concerti, dove si alterneranno un'orchestra e la sua band, come ha confermato al Corriere della Sera "Ho il lusso di poter scegliere che musica fare. Sulla scena musicale italiana esistono cicli che durano circa 5 anni. Siamo stati fossilizzati per un po' sul rap e sulle tematiche della strada: tutti le seguivano per essere famosi. Io, Måneskin e Mahmood-Blanco abbiamo seguito la nostra identità, più forte di quella moda".

Se sul palco di Torino Achille Lauro si è esibito a cavallo di un toro meccanico, il futuro potrebbe essere diverso, come lascia intendere al Corriere "Ho voglia di mettere davanti a tutto le canzoni. Ho passato sei mesi a produrre nuova musica. Dell'estetica non me ne frega nulla: ci sono canzoni con un diritto/dovere ad essere accompagnate da uno spettacolo e altre che hanno un'anima per cui basta una maglietta".