A Terry Gilliam la cittadinanza onoraria di Montone

Patron dell'Umbria Film Festival, di cui ha ideato il Logo, il regista di 'Parnassus' sarà l'ospite d'onore della cerimonia che si terrà sabato 27 nel borgo umbro

"L'Umbria Film Festival di Montone è un evento magico. Sono orgoglioso di farne parte". Sono passati anni da quando Terry Gilliam, folgorato sulla "piazzetta illuminata dalla luna" del borgo medievale, ha eletto la kermesse umbra come luogo magico di emozioni. Per il Festival il regista ha disegnato il logo, una rivisitazione della 'Battista Sforza' di Piero Della Francesca, e qui ha proiettato in anteprima i suoi film indipendenti Lost in la Mancha e Tideland. Ora a Terry Gilliam il comune di Montone ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria.

"Ha dato prestigio alla nostra cittadina, tessendo da un capo all'altro del mondo le lodi del nostro Umbria Film Festival", afferma il sindaco Mariano Trimagni, annunciando che la seduta straordinaria del consiglio comunale e la successiva cerimonia con il regista americano, naturalizzato britannico, si terrà oggi 27 marzo alle 11.00
L'ex Monty Python non ha mai fatto mistero dell'amore che lo lega a questa parte di Umbria. "Quando arriverà il momento, voglio finire i miei giorni nell'Alta valle del Tevere", ama dire il regista nato a Minneapolis ma che nel 2006 ha rinunciato alla cittadinanza statunitense. Un amore scoccato nel lontano '97, quando arrivò ad Umbria Jazz per lo storico concerto del suo amico Sting. Da quel momento la ricerca di una casa in Toscana, lasciò il passo all'Umbria. "E una terra che è come la vita: ci sono picchi di bellezza e di bruttezza. La Toscana è troppo perfetta", spiega Gilliam a chi gli chiede perché abbia scelto la valle di Morra per rifugiarsi tra le pause delle sue visionarie creazioni cinematografiche.

Il legame con l'Umbria Film Festival, la cui XIV edizione si terrà dal 7 all'11 luglio a Montone, nasce da una semplice telefonata. "All'indomani della vittoria del leone d'argento a Venezia con The Fisher King, Gilliam era su tutti i giornali. Interviste su interviste in cui parlava del suo amore per l'Italia, della sua casa in Umbria - racconta Marisa Berna, presidente del Festival - Ed Lewis, a quel tempo nostro direttore artistico, provò a chiamarlo per invitarlo al Festival. La sua risposta fu sorprendente. 'Vengo di corsa, l'Italia è un paese meraviglioso. In Inghilterra non si fanno festival di cinema in piccoli paesi'. Da quel momento Terry è diventato il nostro patron".