Jay Kelly 2025

Trama del film Jay Kelly

L'opera punta il focus sull'amicizia di due uomini di mezz'età, Jay Kelly, una brillante star di Hollywood, celebre in tutto il mondo, e il suo fedele manager Ron. Jay si trova di fronte a una crisi esistenziale; nonostante sia acclamato dal pubblico e dalla critica per il suo talento, è arrivato a un crocevia dove avverte un profondo distacco e disincanto per la vita e per la sua arte.

I due sono in viaggio in Europa per un turbinio promozionale per il suo ultimo lavoro. Il viaggio che doveva essere un tour de force di attività si trasforma invece in un inaspettato viaggio introspettivo. Durante il percorso i due si ritrovano a dover far i conti con le scelte che hanno fatto nel passato e le conseguenze che hanno avuto sulle loro vite. Il tema centrale della pellicola è l'esplorazione dell'identità e sull'eredità generazionale. Jay cerca di capire chi è veramente, lontano dai personaggi che porta in vita sullo schermo.

Vecchie amicizie e legami familiari, relazioni messe da parte per inseguire il successo tornano a galla, costringendo Jay e Ron a una riflessione onesta su loro stessi. Alla fine entrambi, tra commedia e dramma, dovranno rispondere a una domanda che appartiene al singolo e alla collettività: chi siamo? e cosa lasciamo di noi stessi al prossimo?

Jay Kelly in sintesi

Diretta da Noah Baumbach, che l’ha anche scritta assieme alla sua compagna Emily Mortimer, Jay Kelly è una dramedy espressamente definita come un "taylor-made film" costruito su misura per George Clooney, riflettendo la figura di una star di Hollywood di fama internazionale sulla sessantina. I temi sono lo scarto tra il personaggio pubblico di un divo e l'uomo privato, fragile e pieno di rimpianti, ma anche la riflessione di un sessantenne che, dopo un evento inatteso, si interroga sul valore delle sue scelte passate e sull'eredità che lascerà.

Il regista Noah Baumbach, noto per Storia di un matrimonio e The Meyerowitz Stories e per essere stato il co-sceneggiatore di Barbie, è famoso per la sua capacità di mescolare commedia malinconica e dramma intimo, attraverso dialoghi serrati, taglienti e introspettivi che esplorano le nevrosi familiari e le crisi esistenziali, spesso ambientate nell'ambiente intellettuale o dello star system.

Come detto il protagonista del film Jay Kelly, star di Hollywood sulla sessantina, è interpretato da George Clooney. Nel cast anche Adam Sandler nei panni di Ron Sukenick (il manager fedele di Jay), Laura Dern, Riley Keough (nipote di Elvis Presley), Grace Edwards, Billy Crudup, Stacy Keach, Patrick Wilson, Eve Hewson e Jim Broadbent. Il regista Baumbach è alla terza collaborazione con Adam Sandler dopo The Meyerowitz Stories e Rumore Bianco, mentre per le musiche si è affidato al consolidato collaboratore Nicholas Britell. Per la prima volta invece il regista ha lavorato con il direttore della fotografia Linus Sandgren, noto per La La Land, che utilizza la pellicola 35mm per dare al film un senso di grandezza classica e atemporalità".

Il film, che è stato presentato in Concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2025, è in parte ambientato in Italia, in particolare Arezzo, e in altre parti d'Europa durante un tour promozionale. Sul fatto di girare nel nostro paese Clooney ha detto: "Girare alcune scene in Italia, come ad Arezzo, aggiunge un tocco di nostalgia e bellezza malinconica. È come se il personaggio avesse bisogno di quell'ambientazione classica per confrontare i suoi fallimenti".

Da parte sua il regista Baumbach ha spiegato così la scelta di Clooney: "Tutti conosciamo George, così come i personaggi nel film conoscono Jay. Era fondamentale che lo spettatore sentisse questo legame tra la star e il personaggio. Volevo fare un film su un uomo che ha così tanto cinema nella sua vita che ha perso la capacità di distinguere tra i suoi ricordi e i film che ha girato".