Inferno rosso: Joe D'Amato sulla via dell'eccesso 2021

Joe D’Amato, nome d’arte di Aristide Massaccesi, si è fatto apprezzare in almeno tre diverse cinematografie. In quella americana come interessante autore di film horror; in quella francese come regista di film erotici dal gusto raffinato; in quella italiana come firma di diversi B-Movie che hanno esplorato parecchi generi. Ma il pubblico globale lo ricorda molto più semplicemente – e forse frettolosamente – come il “re del porno”.

Tantissimi modi di fare cinema racchiusi in uno soltanto, anche perché D’Amato conservava uno stile riconoscibile in tutte le sue pellicole, più o meno complesse che fossero. È stato produttore, regista, autore, montatore, elettricista, operatore e direttore della fotografia. Ha trascorso un’esistenza a suo modo folle e spericolata, durante la quale si è dedicato alla sfrenata passione per il grande schermo e le sue innumerevoli sfaccettature.

Le sue regole erano semplici: stupire, scioccare e scandalizzare. Ha realizzato cult come Antropophagus, Buio Omega, Caligola la storia mai raccontata, film discussi come la serie di Emanuelle Nera, persino oltraggiosi come Sesso nero, più ambiziosi come Endgame – Bronx lotta finale, per poi concludere ancora una volta nel porno per ragioni esclusivamente di guadagno, necessario per rimediare alle enormi spese sostenute nei suoi innumerevoli progetti. Ma mantenendo sempre un unico obiettivo: vivere il set, sempre ardentemente.