In Italia c'è un'intera generazione che ha avuto il privilegio di avere l'età giusta per crescere accompagnata dalla miglior animazione giapponese: da Goldrake a Jeeg, i Mazinga, Gundam, L'uomo tigre, Lady Oscar e Lamù
Per molti di quella generazione, per inciso la stessa di chi scrive, un personaggio in particolare era un idolo, un mito, un simbolo: Capitan Harlock. Conosciuto attraverso la serie storica, approfondito attraverso il manga e le storie, a fumetti ed animate, che completano il suo universo creato da Leiji Matsumoto, rimasto nella memoria con il suo look, la sua indole, l'Arcadia. Ed ora in procinto di tornare sul grande schermo in una ambiziosa versione in CGI che abbiamo potuto apprezzare in anteprima a Cannes 2013.
Un montaggio frenetico, ricco d'azione e combattimenti ben girati, che mostra quelle che presumibilmente sono alcune delle sequenze più spettacolari del film, a cominciare da un arrembaggio dell'Arcadia ad un'altra nave spaziale. Filo conduttore del film, almeno in quanto abbiamo visto, è il personaggio di Logan, inflitrato da Ezra, nuovo comandante della flotta di Gaia, sull'Arcadia con lo scopo di eliminare lo stesso Harlock.
Seppur presenti, alcuni dei personaggi di Matsumoto appaiono modernizzati nel look, rivisti, adattati ad una nuiva versione del popolare personaggio, nell'ottica di un'operazione che Yoshi Ikezawa di Toei definisce un reboot sulla falsariga di quanto fatto da Nolan con Batman.
Scritto da Harutoshi Fukui, per la regia di Shinji Aramaki (lo stesso di Appleseed), il nuovo Capitan Harlock appare visivamente imponente, grazie ad una CGI molto dettagliata e curata: le scenografie sono ricche, l'Arcadia è minacciosa e possente, elegantemente tetra, le texture realistiche, particolari come i capelli, il fumo e le esplosioni risultano di buon livello, all'altezza degli studi leader del campo. Si può notare solo una certa rigidità in alcune animazioni ed un livello di cura di alcuni personaggi secondari inferiore ai protagonisti.
Perchè lui, Harlock, è invece rifinito a dovere ed ha il giusto livello di cupezza e misterioso appeal che contraddistingue il personaggio di Matsumoto.
Non ci resta che aspettare notizie su una eventuale distribuzione italiana, per poter ammirare nuovamente il nostro eroe in azione, sperando che la nuova versione renda giustizia al mito che mette in scena.