Tutte le curiosità sul film A qualcuno piace caldo (Some like it hot) del 1959: curiosità, frasi celebri e citazioni, aneddoti, bloopers, note di regia e produzione, trivia sul film e sui realizzatori.
Date di uscita e riprese
A qualcuno piace caldo è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 16 Settembre 1959; la data di uscita originale è: 29 Marzo 1959 (USA).
Le riprese del film si sono svolte nel periodo 04 Agosto 1958 - 06 Novembre 1958 in USA.
Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film:
Coronado Beach, Coronado, California, USA
Hotel del Coronado - 1500 Orange Avenue, Coronado, California, USA
Metro-Goldwyn-Mayer Studios - 10202 W. Washington Blvd., Culver City, California, USA
The Lot - 1041 N. Formosa Avenue, West Hollywood, California, USA
Specifiche tecniche
Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm. Rapporto immagine: 1,66 : 1 e 1,66 : 1. Colore: bianco e nero. Formato audio: Mono. Lingua originale: inglese.
Rivalità tra dive
Sul set di A qualcuno piace caldo, quando il costumista Orry-Kelly prese le misure alle tre star del film, scherzando disse a Marilyn Monroe che Tony CurtisTony Curtis aveva un sedere più grazioso del suo. Marilyn per tutta risposta si aprì la camicetta e disse "Sì, ma non ha due tette come queste!"
Troppo 'caldo' per il Kansas
Quando A qualcuno piace caldo uscì nelle sale, lo stato del Kansas si rifiutò di proiettare il film di Wilder sostenendo che il travestitismo era "troppo disturbante per il Kansas".
Dov'è il bourbon?
Marilyn Monroe è riuscita a sbagliare per 59 volte la scena di A qualcuno piace caldo in cui chiede semplicemente "Dov'è il boubon?"
Titoli alternativi
Il titolo provvisorio di A qualcuno piace caldo era Non stanotte, Josephine, invece in Russia il film è stato intitolato Il jazz è permesso solo alle ragazze
Come Cary Grant
Sul set di A qualcuno piace caldo, Tony CurtisTony Curtis chiese a Billy Wilder se nella scena in cui finge di essere un milionario, poteva imitare Cary Grant e Wilder glielo concesse. Grant però vide la sua imitazione sullo schermo e disse "Ma io non parlo così!"
Due ragazze perfette
Prima delle riprese di A qualcuno piace caldo, Tony CurtisTony Curtis e Jack Lemmon provarono i loro costumi di Daphne e Josephine, e provarono a fare un giro negli studios per vedere se erano "credibili" in abiti femminili. Addirittura entrarono nel bagno delle signore e fecero finta di sistemarsi il trucco, e nessuna donna sospettò di loro. Un ballerino di cabaret - che generalmente per i suoi spettacoli si vestiva da donna - fu incaricato di insegnare ai due attori come camminare correttamente con i tacchi alti. Dopo circa una settimana Lemmon rifiutò l'aiuto del ballerino sostenendo che non voleva camminare come una donna, ma come un uomo che cerca di camminare come una donna. Un ragionamento che non fa una grinza.
Problemi sul set
Durante le riprese di A qualcuno piace caldo i problemi dovuti all'atteggiamento di Marilyn Monroe furono notevoli: secondo Tony CurtisTony Curtis Marilyn si presentava sul set regolarmente in ritardo di due, tre ore, e spesso rifiutava di uscire dal camerino. L'attrice inoltre non riusciva a memorizzare nessuna battuta, anche le più semplici e spesso era costretta a leggere le sue battute su una lavagna. Le scene del film ambientate nell'albergo, furono girate interamente all'Hotel Del Coronado di San Diego, in California, perchè Marilyn non voleva spostarsi e voleva soggiornare poco lontano dal set. Alla fine delle riprese Wilder era così arrabbiato con lei, che non la invitò neppure al party di lancio del film. Della sua esperienza con l'attrice, il regista disse "Era come essere in volo, con un folle sull'aereoplano".
A qualcuno piace Hitler
Durante la proiezione dei rushes della famosa scena del bacio sullo yatch in A qualcuno piace caldo, Tony CurtisTony Curtis disse che baciare Marilyn Monroe era stato come baciare Hitler. Due anni dopo, in un'intervista, Marilyn replicò che era un problema di Curtis, non suo. L'attore ha poi negato di aver detto quella frase, ma ha dichiarato che lui e la diva ebbero un flirt durante le riprese.
Meglio in bianco e nero
Marilyn Monroe voleva che A qualcuno piace caldo fosse girato a colori - e d'altronde il suo contratto prevedeva che tutti i film di cui era protagonista dovevano essere a colori - ma Billy Wilder riuscì a convincerla a girare il film in bianco e nero, perchè gli screen test avevano rivelato che il make up di Jack Lemmon e Tony CurtisTony Curtis dava al loro viso una sfumatura verdognola, che con il bianco e nero non si sarebbe notata.
Il casting di A qualcuno piace caldo
Per il ruolo di 'Josephine' di A qualcuno piace caldo, che poi è andato a Tony CurtisTony Curtis, era stato considerato Bob Hope, per il ruolo di Sugar - che poi è andato a Marilyn Monroe - il regista Billy Wilder avrebbe voluto l'attrice Mitzi Gaynor, mentre per il ruolo di 'Daphne', che poi è andato a Jack Lemmon, il regista avrebbe voluto Frank Sinatra, ma erano stati considerati anche Danny Kaye, Anthony Perkins e Jerry Lewis, che però rifiutò perchè non gli andava di travestirsi da donna. Quando Jack Lemmon ebbe una nomination all'Oscar per il ruolo che Lewis aveva rifiutato, prese l'abitudine di mandare una scatola di cioccolatini a Lewis ogni anno per ringraziarlo di aver rifiutato la parte.
Non piangere Zucchero, non c'è uomo che lo meriti. (Joe)
"Osgood, voglio essere leale con te: non possiamo sposarci affatto".
"Perché no?".
"Beh'... in primo luogo io non sono una bionda naturale...".
"Non m'importa".
"... e fumo, fumo come un turco...".
"Non m'interessa".
"Ho un passato burrascoso: per più di tre anni ho vissuto con un sassofonista".
"Ti perdono".
"Non potrò avere mai bambini...".
"Ne adotteremo un po'".
"Ma non capisci proprio niente, Osgood! Sono un uomo!".
"Beh, nessuno è perfetto".
Se c'è una cosa che schifo sono gli uomini: quelle bestie pelose, piene di mani..."
"Aspetta da molto?" "Non importa quanto si aspetta, ma chi si aspetta".
È la storia della mia vita, se c'è una ciliegina col verme, tocca sempre a me.