Fin dalle prime battute, Young Royals si è dimostrato un teen drama diverso dagli altri, più introspettivo e profondo di quanto potesse sembrare di primo acchito. Ha continuato su questo modello fino alla terza ed ultima stagione, arrivata l'11 marzo su Netflix e ovviamente subito in Top 10. Non ha deluso le aspettative nemmeno il finale di serie, disponibile dal 18 marzo per rendere un mini-evento la conclusione di uno degli ultimi baluardi del genere (sulla piattaforma e non), che ha messo ancora una volta al centro la domanda, scegliendo la strada meno scontata e soprattutto più coraggiosa di quanto possa sembrare. Andiamo a ripassare i destini dei personaggi nella nostra spiegazione del finale per la quale vi avvisiamo subito: attenti agli spoiler se proseguite nella lettura.
Dalle stelle... alle stalle
La trama di Young Royals 3, come avevamo anticipato nella nostra recensione, è stata un addio anomalo per un teen drama, in cui di solito i protagonisti o una loro parte arrivano al diploma e sono pronti ad iniziare la loro vita da giovani adulti. In questo caso invece è Hillerska, il collegio al centro della storia, a rischiare di chiudere i battenti per sempre per i comportamenti tra nonnismo e bullismo che hanno caratterizzato la storia millenaria della scuola. A partire dal discorso di Wilhem (Edvin Ryding) tutto è venuto allo scoperto e la stessa Felice (Nikita Uggla) ha deciso di raccontare la verità sulle gerarchie e sui soprusi subiti, tanto nella parte femminile quanto maschile. Così, alla comunicazione che il Direttorato Scolastico decide di chiudere definitivamente il collegio, e nonostante andranno in appello lasciando uno spiraglio di apertura verso il futuro, i ragazzi - soprattutto i diplomandi - decidono di fare un'ultima festa in bianco per salutare al meglio la scuola. Il white party sarà l'occasione per tutti i protagonisti di chiarirsi una volta per tutte e decidere del proprio futuro.
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La scelta di Wilhem
Wilhem prende forse la decisione più difficile della sua vita e lo fa con grande consapevolezza e dopo una lunga riflessione ma soprattutto in netto contrasto con quanto raccontato da The Crown e show simili. Non è Simon (Omar Rudberg) che si adatta a vivere una vita con le regole di palazzo, bensì il Principe ereditario che rinuncia a qualcosa di enorme (Harry sei in ascolto?), ovvero il suo posto in linea di successione al Trono di Svezia, sostanzialmente abdicando in favore del cugino August (Malte Gårdinger), che in fondo ha sempre puntato ad entrare a far parte della famiglia reale di primo lignaggio e non gli è rimasto più molto altro che lo renderebbe davvero felice. Un gesto estremamente maturo e altruista quello di Wilhe, che si ben esprime attraverso un confronto definitivo con la Regina Madre, che ha iniziato un percorso psicologico e farmacologico dopo l'esaurimento nervoso e ora è pronta a prendersi cura del figlio come madre prima ancora che come regnante. "Questo ruolo non solo non l'ho scelto io, ma nemmeno il popolo" strizzando l'occhio a tutte le proteste dei manifestanti svedesi contro la monarchia, forse un sistema oramai vetusto che deve essere messo in discussione a partire dalle fondamenta. I due innamorati sono quindi pronti a godersi l'estate insieme, liberi dalle costrizioni e dalle leggi di Corte.
Wilhe ha anche un chiarimento con August, scusandosi con lui per quello che ha fatto Eric a suo tempo alle matricole durante l'iniziazione ma con la consapevolezza che sarebbe stato accettato così com'era. Anche August si scusa per le sue malefatte, pur rimanendo un villain ancorato alle apparenze fino alla fine. È la spinta anche per il loro compagno di diploma di confessare la propria omosessualità e il party è anche l'occasione per le due amiche di Felice di lasciarsi andare alla reciproca attrazione, pur non sapendo dove questo le porterà. Ci sono anche moltissimi riferimenti e citazioni all'intera serie Netflix nel finale: il più rilevante è sicuramente quello legato all'inno di Hillerska, cantato dal coro nella sua ultima esibizione nella versione ri-arrangiata da Simon in suo onore, con sorpresa sua e di tutti i presenti. Una modernizzazione d'intenti che ci dice che gli anni in quella scuola sono stati speciali ma anche difficili e che bisogna salutare il vecchio e la tradizione per far spazio al nuovo "rivoluzionario" che verrà.
La scelta di Sara
Wilhe e Simon non saranno soli in questa loro avventura estiva. Sara (Frida Argento), ora che ha preso la patente, riceve come regalo dal padre la sua vecchia automobile, comprendendo come l'uomo le voglia bene anche se non sempre riesce a dimostrarlo sia a lei che a Simon. La ragazza completa il proprio percorso di formazione in Young Royals dicendo ad August che tra loro è definitivamente finita, che non si pente di quello che c'è stato ma che tiene di più a se stessa e all'amicizia (o forse qualcosa di più?) con Felice. L'amor proprio prima di tutto, un bel messaggio ai giovani spettatori. Così anche la giovane ereditiera compie la propria di scelta, grazie al fatto che si sono chiarite con Sara per quanto successo: preferisce fare un viaggio on the road con chi l'ha ascoltata nel tempo trascorso a Hillerska piuttosto che con le sue "amiche" aristocratiche, che pensano che i soldi risolvano qualsiasi preoccupazione, nonostante fossero tutte pronte per la gita a New York. A bordo dell'automobile, la musica a palla e il vento nei capelli, sono tutti e quattro pronti per il proverbiale inizio del resto della loro vita.