L'estate è ormai prossima e Mika non vede l'ora di far ritorno nella fattoria della nonna, dove avrà modo di ritrovare il suo amato cavallo Windstorm. Appena arrivata la ragazza nota qualcosa di diverso nello stallone, che si allontana spesso da solo nel cuore della foresta. Mika scopre ben presto come l'animale si stia lì incontrando con uno splendido esemplare femmina, un cavallo bianco che vive allo stato selvaggio. Sulle tracce di questi vi è Milan, un coetaneo che sembra avere qualche problema con la legge oltre a non avere un posto fisso dove stare.
Come vi raccontiamo nella recensione di Windstorm 2 - Contro ogni regola, nel frattempo il maneggio di famiglia rischia la bancarotta, con la banca che potrebbe presto mettervi le mani sopra senza sborsare un centesimo. Soltanto la partecipazione di Windstorm e Mika a un'importante competizione equestre, alla quale presenzierà una personalità del settore - nonché ex allievo della tenuta della nonna - potrebbe risollevare le sorti della tenuta. E intanto tra Milan e Mika si sviluppa un rapporto sempre più profondo, che rischia però di mettere in ulteriore pericolo i due ragazzi...
Eroi nel vento
Soltanto pochi giorni fa vi avevamo parlato di Windstorm - Liberi nel vento (2013), primo capitolo di una saga contante ad oggi cinque episodi. Un'avventura godibile incentrata proprio sul rapporto di amicizia tra la giovane protagonista e l'indomito cavallo nero, tratta da dei romanzi che hanno ottenuto un clamoroso successo di vendite in patria, con i lettori che si sono poi catapultati in massa anche al cinema, dato i più che soddisfacenti incassi nelle sale nazionali. Il seguito è stato immediatamente messo in cantiere sia in forma scritta che nel relativo adattamento cinematografico e ci troviamo davanti a un sequel che segue le linee guida del prototipo, proponendo quel giusto mix di emozioni e suggestioni e trasportandoci nuovamente in quel mondo che ormai il pubblico dovrebbe conoscere.
Windstorm - Liberi nel vento, la recensione: un avvincente coming-of-age
Chi si rivede
Ci ritroviamo quindi in un'atmosfera piacevolmente familiare e rassicurante, in quella lussureggiante campagna dove Windstorm e Mika possono scorrazzare liberamente, lontani dal mondo frenetico della grande città. Insieme a loro il contorno di personaggi già rodato, con una maggior presenza riservata alla figura della migliore amica e la new-entry del tenebroso "bad boy" a mettere un po' di pepe in più in quelle comprensibili dinamiche romantico-adolescenziali, che strizzano l'occhio agli spettatori più giovani. Torna anche la nemesi crudele dell'Ungherese, proprietario di quel mattatoio dove ancora una volta la vita dei cavalli e dei loro amici umani viene messa in grave pericolo, anche se grazie ad una serie di forzature qua e là - in parte giustificabili dato il tono e il mood dell'operazione - il lieto fine non potrà che essere servito su un piatto d'argento ancora una volta.
Io sono tempesta
La regista Katja von Garnier, già dietro la macchina da presa del predecessore, non varia la formula e anzi offre dei passaggi visionari inaspettati, come nel sogno iniziale vissuto da Mika nel quale Windstorm si trova nel traffico cittadino, presenza eterea in un mondo immobile. Ma in generale le quasi due ore di visione possono contare su uno stile dinamico e scattante, con la colonna sonora quale ulteriore arma per aumentare l'impatto emozionale delle diverse scene madri. Windstorm 2 - Contro ogni regola prosegue quindi il franchise in maniera intelligente e appagante, facendo tesoro di quel mondo ormai costruito e consolidandolo ancora di più per espanderlo in futuro, esaltando forse più di prima quel condivisibile messaggio ambientalista che ne è il cuore effettivo alla base.
Conclusioni
In occasione dell'estate Mika fa ritorno alla fattoria della nonna, ritrovando vecchi e nuovi amici: l'amicizia con un coetaneo che sta cercando di addestrare un cavallo selvaggio nel bosco vicino alla tenuta porterà lei e il suo inseparabile Windstorm a vivere un'incredibile e pericolosa avventura. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Windstorm 2 - Contro ogni regola, ci troviamo davanti a un sequel che segue l'ormai rodata formula dell'originale, introducendo qualcosa di inedito ma rispettando il cuore di un mondo con il quale lo spettatore avrà ormai familiarità. Emozioni semplici ma accattivanti, un cast simpatico ed eterogeneo, una colonna sonora ad hoc e una regia dinamica e grintosa ci offrono un sequel riuscito quanto l'originale, impresa più unica che rara.
Perché ci piace
- Il cast convince ancora una volta, tra vecchi ritorni e new entry.
- Una regia che sa come e dove colpire le corde emotive del pubblico, e lo fa con stile.
- Una storia godibile...
Cosa non va
- ... ma con non poche forzature per arrivare al finale ideale.