What If…?, recensione del settimo episodio: quando la mamma non c’è…

La recensione del settimo episodio di What If...?, disponibile su Disney+ e incentrato su un Thor un po' diverso dal solito.

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What if...? Una scena del settimo episodio

Con la recensione del settimo episodio di What If...? affrontiamo quello che ad oggi è il tassello più leggero e scanzonato del progetto Marvel dedicato agli universi paralleli. Al netto di alcuni dettagli, infatti, si tratta di un episodio che vuole soprattutto divertire, scelta quasi obbligata dato che il principale punto di riferimento è il primo lungometraggio di Thor, uscito dieci anni fa e già all'epoca apprezzato per la sua vena umoristica, poi elaborata in chiave ancora più estrema nel terzo film a firma di Taika Waititi (che fa parte del cast dell'episodio nei panni di Korg). Un interludio necessario dopo svariati capitoli dalle implicazioni più serie (anche l'episodio sugli zombie, in termini di atmosfera, non era proprio una botta di allegria costante), in particolare per chi ama l'estro comico di Chris Hemsworth, che qui torna - come voce - a incarnare il dio del tuono, ruolo a cui è palesemente molto affezionato da anni.

Fratello, dove sei?

Chris Hemsworth e Tom Hiddleston nel film Thor
Chris Hemsworth e Tom Hiddleston nel film Thor

Questo episodio di Marvel's What If...? va molto a ritroso nel tempo per trovare il punto in cui la storia devia da quella che noi conosciamo all'interno del Marvel Cinematic Universe: Per l'esattezza, va indietro di qualche millennio, al momento della battaglia fra Asgard e Jotunheim, raccontata nel primo Thor: in questa versione, Odino non si porta a casa il piccolo Loki Laufeyson, e di conseguenza il dio del tuono cresce senza il fratellastro a fargli da contraltare. Passano gli anni, e Thor è diventato un burlone dedito allo svago e all'edonismo, cosa che fa ben poco piacere alla madre Frigga. Quando lei approfitta del Sonno di Odino per ritrovare amiche di vecchia data, lui escogita uno stratagemma per evitare gli studi: si reca, insieme a Sif e ai Tre Guerrieri, sulla Terra, pianeta talmente insignificante che Heimdall non gli presta attenzione, e dà il via a una festa galattica a Las Vegas, con ospiti che arrivano da ogni dove (fanno capolino, tra gli altri, Drax, Nebula e Howard il Papero). Tutto a posto? Non proprio: l'ultima volta che lui ha fatto una cosa simile, come scopre Jane Foster analizzando le scie energetiche rilasciate, il mondo da lui visitato è morto. Per impedire che ciò accada di nuovo, lo S.H.I.E.L.D. è pronto a adottare misure drastiche...

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Divertimento cosmico

Natalie Portman Comicon
Natalie Portman al San Diego Comicon

C'è un po' la sensazione che questo sia stato un episodio di riserva: sappiamo infatti che gli autori avevano proposto un adattamento della storyline in cui Jane Foster ottiene i poteri di Thor, per poi dover scartare l'idea poiché ci penserà direttamente Taika Waititi con Thor: Love and Thunder. Ecco, quindi, il ripiego che si concentra maggiormente sul figlio di Odino, pur dando a Jane un ruolo sostanzioso (con tanto di Natalie Portman a prestarle la voce, indice della totale riappacificazione con la Marvel dopo l'esperienza poco piacevole di Thor: The Dark World), ed esplora un aspetto che nei film era già stato oggetto di allusione: senza parenti e amici a tenerlo in riga, Thor sarebbe a dir poco insopportabile. Ed è un elemento ricco di potenziale umoristico, che l'episodio sfrutta con grande gioia, avvalendosi di un cast quasi interamente costituito dagli attori originali del MCU e creando abbinamenti molto spassosi: non sapevamo fino a che punto potessero far ridere insieme Darcy Lewis e Howard il Papero, ma adesso è un'accoppiata che vedremmo volentieri anche in live-action.

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Marvel's What If...? - una foto di scena

Il divertimento è assicurato, anche a livello visivo con gag che rimandano a momenti indelebili dei film (incluso un omaggio esilarante a una scena emblematica di Avengers: Endgame), eppure c'è il sentore di un'occasione parzialmente sprecata. Se, infatti, ai film viene spesso mossa la critica dell'uso dell'ironia nei momenti sbagliati, qui accade l'esatto opposto: l'episodio è volutamente impostato in modo più umoristico, e sono le poche concessioni a un tono serio a creare uno straniamento occasionale. Da quel punto di vista sarebbe forse stato meglio situarlo altrove nella prima stagione: se l'aspetto dell'Osservatore è da prendere come indizio di una trama orizzontale (lui si fa sempre più corporeo da un episodio all'altro), anche esso stona con quello che, sulla carta, voleva soprattutto essere una goliardata in salsa cosmica.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione del settimo episodio di What If...?, che opta per un tono più apertamente comico per esplorare una versione estrema della personalità di Thor, sottolinenando come si rida parecchio, grazie soprattutto a Chris Hemsworth, ma la collocazione dell'episodio all'interno della stagione genera un po' di straniamento.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • Le gag funzionano alla grande.
  • Le voci originali sono ineccepibili.

Cosa non va

  • I (pochi) momenti in cui l'episodio cerca di esplorare territori più seri cozzano platealmente con il resto del racconto.