Al Roma Fiction Fest anche la serie-tv a lunga serialità che ha vinto per quattro anni di seguito l'Emmy per la migliore serie drammatica. Parliamo di West Wing (l'Ala Ovest), in onda in Italia su Fox e su Rete 4 come West Wing.
Scritta e co-prodotta dal pluripremiato Aaron Sorkin (sceneggiatore di Malice e Il Presidente - Una storia d'amore) The West Wing è un viaggio nei corridoi dell'ala ovest della Casa Bianca, esattamente dove si svolgono i lavori del Presidente degli Stati Uniti d'America e del suo staff, ma anche dove è situato il famoso Studio Ovale. Aggiunta alla struttura originaria della Casa Bianca agli inizi del XX secolo, la west wing accoglie, oltre allo Studio Ovale, gli uffici dello staff presidenziale, la Sala di Gabinetto per le riunioni del Presidente con i vari Segretari e la situation room, la 'sala dei bottoni', quella da cui vengono gestite le crisi internazionali.
Una serie avvincente che racconta la vita quotidiana e le difficili decisioni pubbliche e private che spettano al Presidente democratico Josiah Bartlet (uno straordinario Martin Sheen), Jed per gli amici. Durante i sette anni di programmazione della serie si è seguito l'intero percorso presidenziale, dalla campagna elettorale fino alla fine del suo mandato, quando a giurare fedeltà agli Stati Uniti è colui che gli succederà al comando della Nazione otto anni dopo.
Per raccontare in maniera realistica gli affari interni della squadra presidenziale, la produzione si è avvalsa dell'aiuto di numerosi collaboratori reali del Presidente, uomini e donne che hanno veramente abitato l'ala ovest della Casa Bianca. Il risultato è una fiction tv che ha conquistato pubblico e critica all'unanimità, sia per l'accuratezza scenica che per la grande abilità recitativa dei protagonisti, diventando, con 26 Emmy Award totali vinti durante le 7 stagioni, uno degli show di maggior successo della storia della televisione americana.
Protagonista principale della serie Martin Sheen, un attore che non ha bisogno di presentazioni né di introduzioni, accompagnato da un cast corale che negli anni ha subito moltissime variazioni. Un Presidente carismatico, con una salda armonia familiare, che crede di essere sempre nel giusto e di avere sempre la risposta a tutti i problemi del Paese, ed il suo staff lo affianca per rendergli il lavoro più semplice. Tutti, i membri dello staff, i Segretari di Stato e il Presidente stesso, si sentono addosso la responsabilità e l'importanza della propria mansione,
e tentano ogni giorni di fare tutto il possibile per il bene degli Stati Uniti e del mondo. Senza scadere nel facile sentimentalismo, la serie riesce a creare un'atmosfera tesa e ricca di suspense, ma allo stesso tempo costruttiva, che lascia poco spazio all'immaginazione e ricostruisce in maniera credibile la situazione socio-politica attuale.
La serie, iniziata nel 1999, si è definitivamente conclusa sulla NBC nel maggio 2006 con gli episodi della settima stagione. In Italia il canale Fox di Sky ha replicato tutti gli episodi fino al termine della quarta stagione e Rete4 manderà prossimamente in onda in chiaro gli episodi della 5ª stagione. In esclusiva anteprima per l'Italia i primi due episodi sono stati proiettati sul grande schermo del RomaFictionFest. Il titolo delle due puntate è Il codice di Zoey (titolo originale 7A WF 8342) e La spirale della violenza (titolo originale The Dogs of War). Dopo una breve introduzione ve ne sveliamo la trama.
Dove eravamo rimasti? Il gran finale della IV stagione ci proponeva due episodi al cardiopalma, quelli in cui viene rapita Zoey, la figlia del Presidente. Per seguire le trattative il Presidente Bartlet chiede di essere sospeso dalla carica, ma in assenza del Vicepresidente tutti i poteri passano al Presidente del Congresso, il repubblicano Walken, interpretato dal 'grande' John Goodman.
1° Episodio - Il codice di Zoey
Mentre la Casa Bianca cerca di riprendersi dal rapimento di Zoey, le redini del governo passano temporaneamente nelle mani del Partito Repubblicano, e precisamente in quelle di Glenallen Walken. La First Lady sostiene il marito in tutto, ma il trauma della perdita della figlia la costringe ad affrontare faccia a faccia il marito dando la colpa dell'accaduto all'assassinio di un pericoloso ufficiale straniero da lui ordinato alcuni mesi prima. Lo staff di Bartlet teme che il nuovo Presidente in carica ordini un attacco militare contro il Qumar, il paese del Golfo Persico che sembra nascondere i terroristi che hanno rapito la ragazza.
2° Episodio - La spirale della violenza
La crisi internazionale raggiunge un punto critico mentre il Presidente Repubblicano in carica Walken ordina il bombardamento dei campi terroristici nel Qumar. I rapitori danno un termine di 24 ore per la rimozione delle truppe americane... Nel frattempo il capo del suo staff, Josh, è infuriato perché è convinto che i Repubblicani sfrutteranno il momento di crisi per far approvare il loro programma legislativo.