"Questa collaborazione era nell'aria, quasi predestinata. In realtà Richard ed io abbiamo iniziato a lavorare insieme fin dai primi anni Ottanta con il primo Vacanze di Natale e ora riprendiamo per dare vita a un progetto ambizioso". In questo modo il produttore Aurelio De Laurentiis annuncia il suo ritorno attivo al cinema accanto a Richard Borg, direttore generale della Universal Pictures Italy, dopo aver dedicato più di sette anni al calcio e alla rinascita del calcio Napoli. Il matrimonio con la storica casa di distribuzione americana era stato annunciato già durante le giornate professionali di Rimini scatenando una serie di opinioni su un'eventuale resa dei conti della Filmauro. In realtà, ben lontano dall'arrendersi alla crisi economica ma intenzionato a rilanciare, De Laurentiis chiarisce i termini dell'accordo e la voglia di muoversi trasversalmente tra l'Inghilterra, gli Stati Uniti, il Brasile e la Cina, senza dimenticare naturalmente l'Italia. E in questa visione internazionale del cinema la Universal si pone come un partner efficiente cui è affidato il ruolo di physical distribution, già svolto per altre realtà come Paramount e Dreamworks. "Ho firmato dei contratti in esclusiva con un team di sceneggiatori, registi e attori - continua De Laurentiis - in questo modo ho messo in piedi un programma ben preciso finanziato direttamente da me e che non ha alcun bisogno di affidare la propria sorte al sostegno economico di terzi. Questo vuol dire che l'evoluzione del lavoro sarà l'unico elemento che determinerà i tempi e i modi di lavorazione. Ossia, quando le sceneggiature saranno terminate, si darà il via alla fase produttiva."
Andando più nel dettaglio il nuovo listino Filmauro presenta ben venti pellicole e una serie televisiva da realizzare e distribuire nei prossimi trenta mesi. Un'attenzione particolare sarà riservata, naturalmente, alla commedia italiana, pilastro sul quale la famiglia De Laurentiis ha costruito un vero e proprio stile produttivo. E' per questo che, presa coscienza delle necessità del pubblico, la casa di produzione ha deciso di dare il via a un cambiamento ormai inevitabile per il classico cinepanettone. Abolite vacanze e viaggi sempre più esotici, questa volta Neri Parenti si trasferisce niente meno che in Trentino per allestire il set di Colpi di fulmine, un film ispirato per la sua struttura in due episodi lunghi e indipendenti l'uno dall'altro a Il boxeur e la ballerina di Stanley Donen. Durante le riprese previste tra la fine di agosto e i primi di settembre, l'irrinunciabile Christian De Sica si troverà a vestire i panni di un analista che, braccato ingiustamente dal fisco, si vede costretto a fingersi parroco di un piccolo paese alle prese con i segreti del dir messa e con una natura terrena che proprio non ne vuol sapere di rinunciare alle donne. Ad animare il secondo episodio, invece, sarà la coppia formata da Lillo e Greg che, chiamati per la prima volta alla corte di De Laurentiis, daranno vita alle avventure di un Ambasciatore presso la Santa Sede desideroso di trasformarsi in un perfetto trasteverino per conquistare le attenzioni di una pescivendola. A portare nuova linfa vitale al mondo della commedia sono stati chiamati anche Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che, dopo aver affrontato il palcoscenico dell'Ariston, hanno firmato con Filmauro un accordo per ben cinque pellicole, di cui quattro da realizzare per la stagione natalizia. A inaugurare questa collaborazione sarà probabilmente, il film dal titolo provvisorio Ti fidi di me? sulla cui sceneggiatura il duo sta ancora lavorando. Ma se De Laurentiis guarda al nuovo, non dimentica certo chi in questi anni ha contribuito al suo successo come Giovanni Veronesi e Carlo Verdone. Mentre il primo è ancora impegnato nell'identificazione di un soggetto, il secondo è in attesa di partire con le riprese dopo aver concluso il suo impegno sul set di Paolo Sorrentino. Con Cosa vuoi veramente dalla vita? (titolo provvisorio, potrebbe diventare Sei personaggi in cerca d'amore) il regista romano prova a mostrare protagonisti di tutte le età e provenienti da diversi livelli sociali alle prese con una delle domande più comuni. Le risposte, spesso assurde, daranno il via alle avventure e disavventure di un'umanità varia impegnata ad affrontare più o meno brillantemente le difficoltà della vita. Direttamente dall'esperienza di Zelig e dalla collaborazione con Ale e Franz, invece, arriva Alberto Ferrari, legato per le prossime stagioni a un contratto in esclusiva con Filmauro. Il regista e sceneggiatore ha proposto tre soggetti che sembrano aver acceso l'entusiasmo di De Laurentiis. Il primo, Uomo 2.0, racconta le vicende di un imprenditore del nord che, dopo aver denunciato la mafia locale, si trova a essere trasferito sotto sorveglianza niente meno che a Pantelleria, dove imparerà a sporcarsi le mani con la terra e a coltivare l'uva zibibbo. Passando dall'attualità si arriva al sogno con Chi non muore si rivede - Appunti tra questo e l'altro mondo, in cui Fedele, custode di un piccolo cimitero deve trovare un successore con la sua stessa dote eccezionale; vedere e intrattenersi con le anime dei defunti. A chiudere i progetti firmati da Ferrari è I segreti del letto, in cui un possente letto a baldacchino costruito nel 1800 e appartenuto a Napoleone, guadagna il centro della scena come narratore delle vite degli uomini che l'hanno posseduto. Senza negare il giusto spazio al debutto di Enrico Maria Artale con Il terzo tempo e di Benedetta Pontellini con Mister Love che sembra essersi già aggiudicata la partecipazione di Riccardo Scamarcio, Ambra Angiolini e Luciana Littizzetto, la Filmauro non dimentica certo il cinema internazionale. Fiore all'occhiello della prossima stagione sarà proprio jOBS: Get Inspired, diretto da Joshua Michael Stern e interpretato da Ashton Kutcher. Incentrato sulla figura di Steve Jobs e sulla nascita del mito Apple, il film arriverà in sala nel primo trimestre del 2013 e apre una serie di probabili collaborazioni a stelle e strisce, come quella con Leonardo DiCaprio e Ryan Gosling per l'adattamento di Bare fatte a mano di Truman Capote. Ma per Aurelio De Laurentiis la sfida più grande è rappresentata dalla produzione di Io uccido, tratto dal romanzo best seller di Giorgio Faletti e adattato per la televisione in sei puntate da 100 minuti. Mai conquistato dal piccolo schermo, questa volta il produttore accetta di utilizzare una formula e un linguaggio sconosciuto per creare una storia impossibile da riassumere nei tempi stretti del cinema purché a sostenerlo nel progetto arrivino star internazionali come Richard Gere, Jessica Biel e l'amico Jean Reno.Venti film e una fiction: Aurelio De Laurentiis è tornato al cinema
Dopo aver stretto una collaborazione con la Universal, il produttore annuncia una stagione divisa tra la commedia italiana di Verdone e De Sica e il cinema americano con il biopic su Steve Jobs. Annunciato anche l'adattamento di Io uccido di Faletti.