Uno splendido errore, la recensione: un teen drama che è la fiera dei buoni sentimenti

La recensione di Uno splendido errore, dal 7 dicembre su Netflix, un teen drama dal sapore anni '90 che finisce in un melenso tour delle emozioni in una grande famiglia dell'Ovest degli Stati Uniti.

Uno splendido errore, la recensione: un teen drama che è la fiera dei buoni sentimenti

Fin dal poster Uno splendido errore, il nuovo teen drama disponibile dal 7 dicembre su Netflix, ci sembrava che richiamasse fin troppo le atmosfere di Dawson's Creek, capostipite del genere negli anni '90. Addentrandoci nella visione e quindi nella recensione di Uno splendido errore, ne abbiamo avuto la conferma. Ci sentiamo anche di avvicinarlo ad un serial molto più recente, tuttora in onda sulla concorrenza di Prime Video, ovvero L'estate nei tuoi occhi, per la protagonista e il triangolo amoroso che va a far sbocciare, e in parte a Georgie, uno dei cartoni animati dell'infanzia di chi è cresciuto negli anni '80-'90, che vedeva al centro il rapporto tra il personaggio titolare e i fratellastri Abel e Arthur. In questo caso invece si parte da un escamotage leggermente diverso per finire in un insieme di banalità e scontatezze viste e riviste nel genere.

La mia vita con i ragazzi Walter

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Uno splendido errore: Nikki Rodriguez in una scena

Proprio come la serie "cugina" di Prime Video, che vede una sostanziale differenza tra titolo originale e italiano e quello inglese spiega molto meglio l'assetto narrativo alla base della storia, Uno splendido errore si intitola in originale My Life with the Walter Boys, come l'omonimo romanzo del 2014 scritto da Ali Novak da cui è tratta, inizialmente uscito su Wattpad. La trama è proprio basilare: l'adolescente Jackie Howard (Nikki Rodriguez), nata e cresciuta nell'Upper West Side con la madre celebre stilista, rimane improvvisamente orfana ed è costretta, sei mesi dopo, a trasferirsi dalla sorella e il marito, che diventeranno i suoi tutori legali.

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La numerosa famiglia Walter in una scena di Uno splendido errore

La coppia, la veterinaria Katherine (Sarah Rafferty di Suits) e il fattore George (Marc Blucas di Buffy), gestisce un'azienda agricola nel Colorado, quindi in aperta campagna, e ha una vera e propria "cucciolata" composta da una decina di figli, per la maggior parte maschi. Will (Johnny Link) è il più grande e l'unico indipendente a non vivere in quella casa ma in città con la fidanzata. Ci sono poi Cole (Noah LaLonde), il classico playboy affascinante, Alex (Ashby Gentry), il timido più cervellotico che finirà per contendersi Jackie con il fratello, e gli altri tra sognatori, pragmatici, videogamer incalliti, appassionati di musica: Nathan (Corey Fogelmanis), Danny (Connor Stanhope), Jordan (Dean Petriw), Benny (Lennix James). Chiudono il quadretto familiare Parker (Alix West Lefler), l'unica femmina della famiglia a parte Katherine, e il piccolo di casa.

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Un teen drama coming of age sentimentale

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Uno splendido errore: Nikki Rodriguez e Noah LaLonde in una scena

Questo teen drama che richiama per regia, fotografia e location rurali la baia di Dawson e altre serie simili, è soprattutto un coming of age che coinvolge prima di tutto la protagonista Jackie (che la debuttante Nikki Rodriguez rende abbastanza respingente), che deve superare l'elaborazione del lutto per la morte improvvisa e tragica dei genitori. Ma di riflesso, con l'arrivo di una ragazza in una casa soprattutto maschile che sconvolge gli equilibri, diventa un romanzo di formazione anche per i ragazzi Walter, ognuno con le proprie aspirazioni, desideri e contraddizioni tipici dell'adolescenza, che coincidono con le prime pulsioni sessuali per la maggior parte di loro. Proprio come avveniva in Dawson's Creek.

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Uno splendido errore: Nikki Rodriguez e Ashby Gentry in una scena

Al centro però - si intuisce fin da subito, come dicevamo - viene messo il triangolo amoroso che coinvolge Jackie, Cole e Alex e risulta profondamente già visto fin dalla caratterizzazione sommaria dei personaggi, dove invece The Summer I Turned Pretty era riuscito a trovare una via diversa e a suo modo nuova tra l'improvvisamente carina Belly e i fratelli Conrad e Jeremiah. Gli adulti hanno uno spazio molto ridotto in percentuale visti i tanti giovani protagonisti, e sono soprattutto i due genitori adottivi a diventare importanti per come riescono a gestire non solo la propria "cucciolata" ma anche la nuova arrivata. Quest'ultima si deve barcamenare anche con un mondo che ha tempi e abitudini profondamente diversi da quelli a cui era stata abituata nella Grande Mela. Una sorta di riscoperta bucolica che inizialmente trova un freno tirato nello scontro fra mondi così diversi. I personaggi rimangono purtroppo davvero appiattiti dalla scrittura di Melanie Halsall e dall'interpretazione estremamente acerba dei giovani attori, mentre il rapporto genitori-figli sembra figlio (scusate il gioco di parole) della cultura del Sud degli Stati Uniti, nonostante l'apertura ad un personaggio LGBTQIA+ e così via. Alla fine vincono i buoni sentimenti, in modo fin troppo irrealistico e, spesso, forzato.

Conclusioni

Concludiamo la recensione di Uno splendido errore (My Life with the Walter Boys) ribadendo come si parta da un assunto nuovo nel genere teen drama che proviene dal romanzo, ovvero l'arrivo di una ragazza di città in una famiglia di campagna principalmente maschile a stravolgerne gli equilibri per tutte le parti coinvolte. Quello che ne esce però, purtroppo, è un prodotto talmente già visto da risultare fastidioso, a partire dalla protagonista, e fin troppo infarcito di buoni sentimenti.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • L'idea della famiglia numerosa in cui arriva Jackie.
  • Lo scontro culturale.

Cosa non va

  • Il triangolo al centro non porta nulla di davvero nuovo.
  • La protagonista è respingente.
  • La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza piatta, così come l’interpretazione acerba dei giovani.
  • Gli adulti non è che se la cavino poi tanto meglio.
  • Lo show diventa un festival dei buoni sentimenti e delle buone azioni fino alla fine.