Dopo l'esordio Niente velo per Jasira del 2008, Alan Ball torna dietro la macchina da presa grazie a Uncle Frank, presentato al Sundance Film Festival 2020 e ora disponibile su Amazon Prime Video. Lo sceneggiatore premio Oscar per American Beauty torna nel sud degli Stati Uniti in cui è nato e che ha reso, letteralmente, mostruoso nella serie tv True Blood.
Questa volta però a fare paura non sono vampiri e licantropi, ma i pregiudizi dell'America di inizio anni '70: lo zio Frank del titolo ha il volto di Paul Bettany ed è un professore di letteratura scappato a New York per nascondere alla famiglia la propria omosessualità. La nipote, Beth (Sophia Lillis), lo adora e, come lui, sogna di dedicarsi agli studi. Quando lo raggiunge nella Grande Mela, iscrivendosi all'università in cui insegna, la ragazza scopre che Frank vive da dieci anni con un uomo, Wally (Peter Macdissi).
Il viaggio in macchina che i tre fanno per tornare nella Carolina del sud in occasione di un lutto diventa il modo per conoscersi meglio e portare a galla paure e segreti prima inconfessabili. Abbiamo parlato di Uncle Frank con gli attori Sophia Lillis e Peter Macdissi (anche produttore), raggiunti via Zoom.
La video intervista a Sophia Lillis e Peter Macdissi
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Uncle Frank e l'importanza della condivisione
Il personaggio di Wally, il compagno di Frank, è meraviglioso: tutti avremmo bisogno di un Wally nelle nostre vite. Il suo interprete è d'accordo: "Penso che tutti abbiano bisogno di un Wally nelle loro vite. È ciò che fa girare il mondo: un sole amorevole e gentile, pieno di positività, che vede il bicchiere mezzo pieno. Ce n'è bisogno soprattutto in questo momento". Lillis conferma: "Sono assolutamente d'accordo: la mia famiglia non vede l'ora che finisca questa cosa del Covid. Ci speriamo tutti, anche se non sappiamo quando succederà. È un bene rimanere positivi, felici e aggrapparci al bello delle nostre vite. È tutto quello che possiamo fare. Quindi è un bene avere delle persone che ti facciano tenere duro".
Sempre Wally mette in guardia Beth dicendole che la gentilezza nasconde sempre qualcosa. È davvero così? Secondo l'attore: "Sono d'accordo con Wally: essere premuroso è più importante di gentile. Essere cordiale vuol dire essere civilizzati, è una facciata, non dice quali sono i tuoi veri sentimenti o emozioni. Credo intenda questo".
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Uncle Frank e l'universalità del road movie
Nel cinema americano accade spesso che le cose si capiscano meglio quando i protagonisti fanno un viaggio in macchina. Quanto è importante condividere delle esperienze? Per Sophia Lillis: "Non faccio molti viaggi in macchina per divertirmi: ma mi sono resa conto che ogni volta che devo andare a lavorare fuori New York mia madre mi accompagna in macchina e grazie a questo siamo diventate molto più unite, perché stiamo insieme. La nostra famiglia è diventata più unita. Credo sia per questo che si vede molto nei film: tutti abbiamo fatto viaggi in macchina e tutti abbiamo problemi con la famiglia, ma fare un viaggio insieme e scoprire aspetti della tua famiglia che non conoscevi ti avvicina. Il viaggio diventa più bello: credo sia per questo che le persone lo amano così tanto".
Uncle Frank e l'importanza di essere se stessi
Fin da quando era piccola, zio Frank ha detto a Beth di non nascondere chi è davvero e di non aver paura di ciò che pensano gli altri. Non è un'impresa facile: come ci si riesce? Secondo Macdissi: "Un modo è avere un Wally nella tua vita: perché aiuta. Essere supportati e amati in quel modo è impagabile. Se sei solo al mondo è davvero difficile. Abbiamo tutti bisogno di affetto e dimostrare sostegno agli altri. Nel mondo c'è tanta indifferenza e non va bene. Mi emoziono perché mi infastidisce moltissimo lo stato in cui si trova il mondo in questo momento: è folle. Mi ricordo che 30 anni fa non era così: stiamo peggiorando. Quindi amo i film che mostrano un senso di unione, è molto importante. La famiglia è molto importante: esserci per qualcuno, accettare le persone come sono. Notare cosa ci accomuna invece di ciò che ci rende diversi. È molto importante".
Per Lillis invece: "Avere qualcuno con te, i tuoi legami con le persone credo siano estremamente importanti. Affrontare le cose insieme ti rende più felice. Rende la vita migliore. Come quando parlavo dei viaggi in macchina: affrontiamo le cose insieme e grazie a questo diventiamo più uniti. Fare le cose insieme rende tutto più sopportabile".