Nel 2009 Sony aveva deciso di trasformare la saga di videogiochi Uncharted, prodotta da Naughty Dog, in un film. Ispirato a sua volta alle avventure di Indiana Jones, il gioco ha come protagonista Nathan Drake, avventuriero e cacciatore internazionale di tesori. Oggi Nate ha il volto di Tom Holland, ma all'epoca per interpretarlo era stato scelto Mark Wahlberg.
L'attore non è però stato escluso dal progetto: dieci anni dopo è stato infatti scelto per il ruolo di Victor "Sully" Sullivan, mentore di Drake. È lui ad avergli insegnato gran parte di ciò che sa. Nel film Uncharted, diretto da Ruben Fleischer, Nate e Sully non si conoscono ancora: sarà la passione per il tesoro di Magellano del fratello maggiore del protagonista, Sam, a farli incontrare.
In sala dal 17 febbraio, Uncharted è un prequel della saga di videogiochi e potrebbe essere il primo tassello di un lungo e fruttuoso franchise cinematografico. Abbiamo parlato di questa nuova avventura proprio con Mark Wahlberg: esattamente come farebbe Sully, ci ha detto che questo Nathan Drake ha ancora molto da imparare.
La video intervista a Mark Wahlberg
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Uncharted: per fare il cacciatore di tesori ci vuole la giusta mentalità
Sully dice a Nate che deve credere nella bugia che sta vendendo. Sei d'accordo? E come si fa?
Devi prima convincere te stesso per convincere gli altri. Vale anche per la recitazione. Devi credere di essere questo personaggio, trasmettere emozioni reali, vere. È una frase vera in molte situazioni.
Quanto è importante essere incoraggiati? Il tuo personaggio ne ha davvero bisogno!
È sempre importante. Incoraggio sempre le persone con cui lavoro e con cui passo il tempo a essere la migliore versione di se stesse. Sia dal punto di vista personale che professionale. Bisogna sempre incoraggiare le persone per fare meglio. Assolutamente. Tira fuori sempre il meglio delle persone.
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Uncharted: questo Nathan Drake è ancora ingenuo
Chloe dice a Nate che è un bravo ragazzo, forse troppo buono. Sei d'accordo con lei?
È solo ingenuo. È giovane e innocente. Deve ancora fare delle esperienze che gli faranno perdere la sua innocenza. Ha ancora un cuore puro e deve imparare la lezione. Pensa di sapere tutto, di avere imparato la lezione della strada. Ma essere un ladro qualunque a New York è una cosa, essere un cacciatore internazionale di tesori un'altra. Lì la posta in gioco è altissima: tutti sono disposti a fare qualsiasi cosa per avere successo.
Uncharted: le scene di combattimento
Tati Gabrielle mi ha detto che ha amato prenderti a calci. Come rispondi?
Amo Tati, è fantastica: siamo diventati amici in fretta, ancora prima di iniziare a girare. Le scene che abbiamo girato insieme sono tra le mie preferite. Le scene di combattimento invece tra le peggiori: è una vera esperta di arti marziali e sono state un po' pericolose. Lei è veramente fantastica e quella in cui combattiamo è una delle scene migliori del film. Voglio bene a Tati: spero di poter lavorare di nuovo con lei molto presto.