L'incredibile storia vera dell'atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis Zamperini, raccontata da Angelina Jolie, al suo secondo film da regista: Unbroken è un ambizioso kolossal, un dramma epico a sfondo bellico che racconta appunto le gesta di Zamperini, interpretato da Jack O'Connell, il quale, insieme ad altri due membri del suo equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Tirato in salvo da una nave nemica giapponese, viene catturato insieme ai suoi commilitoni e spedito in un campo di prigionia dove trascorrerà parecchi anni prima di far ritorno in patria da uomo libero.
Ma prima della guerra, c'era stata la gloria sportiva. Louis Zamperini, scomparso recentemente nel 2014 a 97 anni, era il figlio minore di una coppia di immigrati italiani cresciuto in California, che da ragazzino rivelò grandi doti nella corsa, tanto che a soli diciannove anni si qualificò per le Olimpiadi di Berlino del 1936 sorprendendo tutti. Ma proprio durante il suo decollo nella carriera di atleta, ecco la Seconda Guerra Mondiale e la partenza per il servizio militare. Quindi, nel 1943, l'incidente aereo e l'incredibile sopravvivenza su una zattera nel Pacifico per ben 47 giorni prima di essere rintracciato dai giapponesi, che lo chiusero e torturarono in un campo di prigionia. Nonostante la regia della Jolie non convinca del tutto e la retorica la faccia da padrone, va segnalata la presenza fra gli sceneggiatori di Joel Coen ed Ethan Coen, la bella fotografia di Roger Deakins e la colonna sonora di Alexandre Desplat. Nel cast anche Domhnall Gleeson, Takamasa Ishihara e Garrett Hedlund.
Video da applausi per dettaglio e nitidezza
Unbroken è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Universal di ottima qualità tecnica, ma valido anche negli extra. Il video è eccezionale per nitidezza, pulizia e incisività del dettaglio, su tutti gli elementi del quadro, dagli incarnati porosi e ben definiti, fino ai fondali o alle panoramiche, che appaiono sempre ricche di particolari. Il croma è fedele alla bella fotografia di Deakins, con variazioni a seconda dell'epoca raccontata e delle ambientazioni, ma a colpire come detto è il dettaglio fine, che sfrutta tutte le qualità del digitale, ma riesce a limitare la sensazione di artificiosità che talvolta fa capolino in questo tipo di girato. Dalle immagine degli aerei alle panoramiche, dagli ambienti familiari fino ai momenti della guerra nel campo di prigionia, tutto è ben definito, perfino le crepe nei muri, le incrostazioni sui mattoni, il fango sulle uniformi dei soldati. Ci sono alcuni momenti in cui l'illuminazione sembra perfino eccessiva e fa assumere un aspetto più pallido al tutto, ma qui contano molto le scelte fotografiche. Piuttosto va segnalata solamente una certa discontinuità nella resa del nero: nel buio della zattera in mezzo al mare, il nero è più pastoso e rumoroso, e tende a soffocare i particolari, mentre per esempio nel buio della cella nel campo di prigionia, il nero sembra più solido e compatto, con ombre più nette e meno fangose. Piccoli dettagli in un video da applausi.
Audio coinvolgente tra duelli aerei, guerra e Olimpiadi
Per quanto riguarda l'audio, Unbroken è un film che di scene sonoramente spettacolari ne presenta parecchie, su tutte il duello aereo iniziale, oppure in seguito quello dell'incidente che porta all'avventura in mezzo al mare. Tutto questo è ottimamente riprodotto dal dolby digital italiano 5.1, che nonostante l'alta qualità del coinvolgimento resta però inevitabilmente lontana dalla codifica originale, che per chi può sfruttarla vanta addirittura un Dolby Atmos 7.1, comunque ascoltabile in un Dolby True HD 7.1 di qualità straordinaria. Tornando alla nostra traccia, pur inferiore su dinamica, pressione dei bassi e microdettaglio, l'ascolto è comunque una grande esperienza. Fin dall'inizio si è avvolti dal rumore degli aerei, dagli effetti all'interno del velivolo, dal fuoco delle mitragliatrici e dalle esplosioni, con effetti panning precisi, massiccia attività dell'asse posteriore e un sub molto presente anche se mai invasivo. Se i momenti dove mostrare i muscoli non mancano, va riconosciuto che anche le scene di ambientazione più tranquilla sono ben definite, dalla pioggia agli effetti che attorniano la zattera in mezzo al mare, fino al momento della gara di corsa alle Olimpiadi. Tutto avvolge lo spettatore con naturalezza, e l'effetto è amplificato dall'ottima resa della colonna sonora di Desplat, che resta comunque sempre un passo indietro rispetto agli effetti, mentre i dialoghi emergono sempre dal centrale chiari e puliti.
Extra corposi con approfondimenti sul film e sulla storia reale
Degno coronamento di un'edizione davvero straordinaria, il reparto dei contenuti speciali, ricco e interessante. Si comincia con dieci scene eliminate dalla durata totale di quasi 16 minuti, per proseguire con il corposo Dentro Unbroken, in pratica un making of diviso in tre parti dalla durata complessiva di 27 minuti: la prima parte racconta i cinquant'anni di attesa che ci sono voluti per far arrivare la storia sul grande schermo, dal libro di Laura Hillenbrand alla passione di Angelina Jolie per il progetto, nonchè il coinvolgimento dello stesso Zamperini (5' e mezzo); la seconda parte, con la guida della Jolie, approfondisce la lavorazione del film, soprattutto nelle riprese aeree, nelle scene in mare aperto e nel campo di prigionia (12'); la terza parte riguarda la storia di personaggi reali, aviatori nel campo di prigionia (10').
Si passa poi a Il vero Louis Zamperini, contributo dedicato ovviamente alla vita reale del personaggio, a partire dai primi anni e dal rapporto con la famiglia, per poi passare alla carriera sportiva e all'esperienza in guerra, quindi il suo ritorno a casa, le difficoltà, sue attività seguenti, fino al risveglio spirituale e al perdono dei suoi torturatori (30'). C'è poi una featurette dedicata proprio al suo percorso religioso di perdono (7'), quindi uno sguardo approfondito alla scena dove i prigionieri sono impegnati in uno spettacolo teatrale (6' e mezzo) e infine una performance musicale durante una pausa delle riprese da parte di Miyavi, ovvero l'attore Takamasa Ishihara, che esalta cast e troupe (8').