Pionieristico: si potrebbe definire così il progetto di Ivan Cotroneo, Una mamma imperfetta. L'idea è semplice, eppure mai sviluppata prima in Italia: una serie di 25 puntate da 8 minuti ciascuna che a cadenza quotidiana va in onda sul web (da fine aprile su Corriere.it) e poi su Rai Due (in autunno).
Dopo l'esordio cinematografico da regista con La kryptonite nella borsa, il successo tv da sceneggiatore con Tutti pazzi per amore e le svariate esperienze da scrittore, Cotroneo ha deciso di rompere ogni barriera di genere per raccontare una storia quotidiana in maniera del tutto nuova. Per inaugurare le cinque settimane di riprese (che iniziano il 7 febbraio) sceglie proprio una delle location della serie che ha scritto e sta per dirigere, il TreeBar di via Flaminia a Roma per entrare subito nell'atmosfera del progetto, prodotto da Indigo Film e 21, in collaborazione con Corriere della Sera e Rai Fiction.
La storia ruota attorno a quattro coppie, anche se la voce narrante è di Chiara (Lucia Mascino), la protagonista impiegata in un centro di indagini statistiche, i due figli e il marito Davide (Fausto Sciarappa). Marta (Alessia Barela) ha tre gemelli ed è sposata con Giacomo (Biagio Forestieri), Irene (Anna Ferzetti) lavora all'università e ha una figlia con Luigi (Sergio Albelli) mentre la manager Claudia (Vanessa Compagnucci) ha adottato un figlio con il consorte, Gustavo (Luciano Scarpa).
Hanno raccontato il progetto con Ivan Cotroneo e il cast anche Eleonora Andreatta (direttore di Rai Fiction), Francesca Cima (fondatrice di Indigo Film), Barbara Stefanelli (vicedirettore del Corriere della Sera) e Jacopo Gori (responsabile dei contenuti web di Corriere.it).
Come nasce quest'idea?
Francesca Cima: L'avventura nasce dalla volontà di continuare, dopo La Kryptonite nella borsa, la collaborazione con Ivan Cotroneo in modo costruttivo e magico, come lui sa fare captando le suggestioni della realtà. Non ha voluto creare un film da questi temi per non incanalarli in maniera più definitiva. Questo formato, invece, è un racconto scandito giorno per giorno in forma breve con la particolarità di essere messo in onda rispettando questa divisione temporale.
Barbara Stefanelli: Questo è il modo perfetto per raccontare storie italiane e per il Corriere di sperimentare utilizzando una delle tante possibilità di usare linguaggi nuovi in questa gigantesca rivoluzione multimediale. Su Corriere.it già ospitiamo quelle di mamme e papà imperfetti che nella serie possono identificarsi. In effetti è questo che le persone cercano.
Jacopo Gori: Il linguaggio: è una novità in una fiction che viaggia su due piattaforme, web e tv, ed è fruibile dal pubblico dovunque esso sia. Si tocca, quindi, un'audience atipica con l'ambizione che diventi virale e coinvolga tutte le persone non perfette, capaci di ritrovarsi in essa, così com'è successo nel nostro blog La ventisettesima ora, che parla appunto di quelle tre ore in più che ci mancano nella giornata.
Anche la tv cambia?
Eleonora Panatta: Per noi Una mamma imperfetta rappresenta una "prima volta": Rai Fiction ha una nuova linea editoriale mirata proprio alla ricchezza dei punti di vista. Qui è una donna contemporanea al centro del racconto, in un contesto in cui non sono tante le eroine seriali memorabili. La protagonista non ha la bellezza stereotipata, senz'anima, da sfilata di moda, ma è vera e Cotroneo, duttile a prestare la penna a mezzi diversi, ora ha trovato una forma di racconto nuova.
Qual è il tema principale della serie?
Ivan Cotroneo: L'idea di inadeguatezza, quel non sentirsi all'altezza di quello che ci viene affidato. In questo tutti, me compreso, siamo mamme imperfette, che vanno a letto con liste di cose da fare e con mille preoccupazioni nella testa.
L'ordinario diventa straordinario?
Ivan Cotroneo: Qui non ci sono situazioni epocali come la caduta degli asteroidi ma giornate fatte di microeventi, che però sono importanti in una famiglia. Il bar che oggi ci ospita è il punto di ritrovo delle mamme di fronte alla scuola, nei nove minuti che vanno dalle 8 e 33 alle 8 e 42 di ogni mattina. A fine giornata si tirano le somme, si fa un bilancio, ma la serialità - di cui sono un appassionato - permette proprio questo, un racconto senza fine.
Lucia Mascino: Sembra che Ivan mi abbia affiancato in questo particolare momento della mia vita perché davvero sento familiarità con le figure imperfette della serie.
Fausto Sciarappa: L'entusiasmo di Ivan è contagioso!
Biagio Forestieri: Direi che è stato un caso quasi magico, che ha permesso l'incontro tra la mia imperfezione e quella della storia di un 35enne perplesso nel rapporto coniugale.
Alessia Barela: Il mio personaggio cerca una strategia di sopravvivenza con un po' di cinismo ma mi piace molto.
Sergio Albelli: Cosa aggiungere? Anch'io sono contentissimo di questa opportunità!
Anna Ferzetti: Io sono mamma di due bambini nella realtà e ho ritrovato nella fiction dinamiche che vivo ogni giorno.
Vanessa Compagnucci: Anch'io da mamma mi ci sono rispecchiata, ma d'altronde è bello essere imperfetti e tirar fuori questo lato della nostra umanità.
Luciano Scarpa: Io da attore imperfetto direi che mi sento giusto per questo progetto.
Saranno presenti guest star?
Ivan Cotroneo: Ci saranno oltre 40 ruoli diversi, ma le star non mi sembravano credibili nello scenario quotidiano. Brad Pitt ha insistito molto, ma gli ho detto: "Questa volta no!".