Un mondo sotto social, la recensione: I Soldi Spicci tornano al cinema, stavolta anche alla regia

La nostra recensione di Un mondo sotto social, il nuovo film del duo comico I Soldi Spicci, nelle sale dal 15 settembre, che si occupa per la prima volta della regia per raccontare il mondo dei social network e i suoi fenomeni virali con ironia e vivacità.

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Un mondo sotto social: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa in una scena

Raccontare il mondo dei social con i suoi pregi e difetti è quello che Claudio Casisa e Annandrea Vitrano, alias I Soldi Spicci, cercano di fare e in questa recensione di Un mondo sotto social non possiamo che tenere conto delle intenzioni primarie di un film che vede i due comici per la prima volta alla regia. Il duo, divenuto celebre su YouTube e nella trasmissione Colorado, in questa prima avventura anche dietro la macchina da presa cerca di portare quella comicità che li contraddistingue a servizio di una storia contemporanea che parla di un aspetto dell'oggi per niente trascurabile e che in qualche modo coinvolge la maggior parte di noi che, direttamente o anche distrattamente, veniamo influenzati da tutti quei contenuti che transitano veloci sullo schermo del nostro smartphone.

Nella trama l'importanza di essere se stessi

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Un mondo sotto social: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa in un'immagine

Avevamo visto I Soldi Spicci al cinema già nel 2018 con il film diretto da Mimmo Esposito La fuitina sbagliata, dove interpretavano due giovani alle prese con la complessità dell'amore e della vita di una generazione duramente messa alla prova. Anche in Un mondo sotto social, disponibile in sala dal 15 settembre, la componente generazionale è presente, anche se in minor misura: Claudio vive a Roccapinola, una tranquilla cittadina siciliana in riva al mare dove tutti si conoscono e la vita scorre lenta. Per quanto il luogo sia suggestivo, però, il protagonista agogna Milano, città sacra per i sognatori del web e per chi come lui vuole entrare nel business del web marketing. Senza trovare il coraggio di fare veramente il grande passo, Claudio fonda la sua agenzia, la CASISOCIAL, nel piccolo centro siculo e incomincia ad utilizzare alcune influencer locali per promuovere le attività commerciali del posto.

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Un mondo sotto social: Annandrea Vitrano in un'immagine

È così che conosce Anna, una meccanica che lavora nell'officina del padre, una donna forte dalle maniere piuttosto rudi, che non potrebbe essere più distante dallo scintillante e patinato mondo degli influencer. I due, in principio, non si stanno per nulla simpatici, ma per Anna potrebbe arrivare un'opportunità di realizzare i suoi sogni proprio da quel mondo che lei cerca di evitare. La ragazza entra così nell'intricato meccanismo dei social network, conquistandosi un largo seguito grazie alla sua brutale spontaneità, ma le insidie di questo ambiente sono sempre dietro l'angolo e, come da tradizione, le cose non potranno fare altro che complicarsi.

Un mondo sotto social: I Soldi Spicci raccontano la loro prima esperienza come registi

Raccontare il mondo dei social network

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Un mondo sotto social: un'immagine dal set

Sono i protagonisti assoluti del film e troppo spesso delle nostre vite, i social network influenzano la nostra esistenza da qualche anno ormai: dettano le tendenze, ci dicono troppo spesso cosa desiderare, a che stile di vita agognare, ma possono anche metterci in contatto, renderci comunità mostrandoci persone che come noi coltivano determinati interessi. Come ogni strumento che abbiamo a disposizione, anche queste vetrine virtuali possono risultare benefiche o dannose a seconda dell'uso, ed è esattamente questo che il lungometraggio sceglie di mostrare.

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Un mondo sotto social: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa in una foto

Anna colpisce i suoi utenti perché si pone senza filtri in un mondo fatto per lo più di finzione, riducendo la distanza con chi la guarda che si riconosce in lei, nei suoi difetti e nella sua spontaneità. Nella prima parte del film il suo personaggio incarna esattamente ciò che c'è di positivo nei social, al contrario di Claudio che è invece attratto dal lato più glamour e scintillante, dal mondo perfetto e per lo più irreale che domina questo tipo di narrazione digitale. Per raccontare tutto questo la sceneggiatura procede per situazioni, più o meno comiche, che si susseguono: sketch dalla struttura molto simile a quella che I Soldi Spicci propongono anche sul web e che il loro pubblico ha imparato ad apprezzare ed amare. Questo film, infatti, sembra costruito proprio su quel tipo di pubblico e sulle sue esigenze e preferenze; i tempi non sono sempre quelli giusti e troppo spesso le gag proposte si affidano su un'esagerata caratterizzazione dei personaggi, elemento perfetto per brevi segmenti comici, ma che su un lungometraggio risulta estremamente artificioso.

Un esordio alla regia

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Un mondo sotto social: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa in un momento del film

Non possiamo poi non tenere conto del fatto che questo sia un esordio alla regia: alcune ingenuità sono evidenti ma assolutamente perdonabili a due artisti che iniziano a muovere i primi passi dalla parte opposta dell'obiettivo dopo anni passati sotto ai riflettori di programmi come Colorado e davanti la reflex di casa. Un mondo sotto social sembra fatto per un pubblico ben preciso, quello dei social che tenta di raccontare e che esige contenuti leggeri e poco impegnativi da guardare tra un'impegno e l'altro o dopo una giornata di scuola o lavoro. Ovviamente nulla vieta a un pubblico più generalista di godere della comicità di questo titolo anche se è altamente probabile che non ne comprenda sempre l'origine.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di Un mondo sotto social possiamo affermare che il film, che vede per la prima volta alla regia il duo comico de I Soldi Spicci, sembra rivolto quasi esclusivamente a quel pubblico che li segue ormai da diversi anni. La narrazione è costruita su di loro con dei tempi comici non sempre perfetti. Poco ispirata anche la regia che pecca in più parti di inesperienza.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • La contemporaneità del racconto.
  • La scrittura fatta appositamente per il loro pubblico.

Cosa non va

  • I tempi comici non sempre perfetti.
  • L’eccessiva caratterizzazione di alcuni personaggi.
  • La regia poco ispirata.