Un amore in fondo al mare, la recensione: una commedia romantica alle Hawaii

La recensione di Un amore in fondo al mare, film dove la protagonista perde un anello a cui teneva molto e si innamora dell'istruttore di nuoto ingaggiato per ritrovarlo. Stasera su Rai1 e disponibile su RaiPlay.

Un amore in fondo al mare, la recensione: una commedia romantica alle Hawaii

La giovane e bella Addie Watson si trova in vacanza alle isole Hawaii per presenziare al matrimonio della sorella, alla quale farà da damigella d'onore. Un luogo paradisiaco dove ricaricare le energie e dimenticare almeno per il momento quel lavoro d'ufficio che, seppur ben pagato, non la soddisfa dal punto di vista personale.

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Un amore in fondo al mare: un momento del film

Come vi raccontiamo nella recensione di Un amore in fondo al mare, la ragazza era molto affezionata alla nonna, scomparsa da tempo, e in suo ricordo è solita portare un anello che questa le aveva donato prima di morire. Peccato che durante un bagno nelle acque locali, Addie finisca per perdere quel gioiello per lei così prezioso: la sola soluzione possibile, nella speranza di recuperarlo, è quella di rivolgersi a Jack Wilder, l'insegnante di nuoto del resort nonché un vero e proprio "specialista" nel ritrovare oggetti smarriti. Inizialmente tra i due non scorre buon sangue, ma con il passare del tempo e grazie a quella ricerca che ora li accomuna, scopriranno di avere in comune molto più di quanto pensassero.

Tutto come previsto

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Un amore in fondo al mare: una foto del film

"Un anello per domarla e nel mare conquistarla...". Con questa bonaria, trasfigurata, citazione dall'incipit tolkeniano riassumiamo in breve il succo di questo film per la televisione che segue la scia di tante produzioni romantiche a tema, con l'amore ancora una volta a trionfare contro ogni difficoltà, pronto a superare qualsiasi ostacolo, sia questo rappresentato da qualcosa di tangibile o meno. Un amore in fondo al mare - titolo italiano "acchiappapubblico" ben diverso dall'originale Hidden Gems - segue infatti tutte le regole cardine del filone, tra buoni sentimenti, facili emozioni e l'immancabile lieto fine a chiusura di un racconto prevedibile.

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Guarda che mare

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Un amore in fondo al mare: una scena

Rispetto ad altri titoli sulla medesima scia, troviamo una maggiore simpatia da parte dei due protagonisti, con l'alchimia tra Hunter King e Beau Mirchoff più palpabile del solito, che permette di chiudere un occhio su certe velleità in fase di sceneggiatura. D'altronde Un amore in fondo al mare è il classico film-cartolina, con il suggestivo contorno ambientale delle isole Hawaii ad accompagnare con il suo fascino esotico e quella natura selvaggia, dai resort immersi nel verde alle spiagge da sogno, la più classica delle love story in divenire, con la legge degli "opposti che si attraggono" e scoprono di più l'uno dell'altro. Con l'amore ovviamente a far capolino già da subito, salvo che a loro tocca aspettare l'intera o mezzo di visione per cedere infine all'agognata passione.

Forzature assortite

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Un amore in fondo al mare: una sequenza del film

Tra escamotage narrativi improvvisati quando non inverosimili - da lui che non possiede un cellulare nel terzo millennio al fortuito ritrovamento dell'anello perduto - e un "matrimonio che s'ha da fare" secondo tutti i crismi del caso, Un amore in fondo al mare si affida ad una gradevolezza abilmente confezionata, ad uso e consumo del principale target di riferimento. Una morale semplice semplice, sul tornare a credere in qualcosa di più e non limitarsi ad andare avanti per inerzia, a lottare nuovamente per i propri sogni e le proprie aspirazioni sono gli altri leitmotiv che si ibridano all'imperante vicenda romantica al centro del racconto, frutto di una casualità destinata a cambiare per sempre il futuro delle due trovatesi anime gemelle.

Conclusioni

Un anello malandrino, andato perduto durante un bagno nelle paradisiache acque hawaiane, fa incontrare la bella proprietaria - lì per il matrimonio della sorella - e un istruttore di nuoto, esperto nel ritrovare oggetti smarrite. Come ovvio che sia, il colpo di fulmine è in agguato, anche se meno immediato del previsto. Nella recensione di Un amore in fondo al mare vi abbiamo raccontato di un film che non si discosta eccessivamente dalla moltitudine di produzioni romantiche a tema, pensate per il mercato televisivo e indirizzate a un pubblico ben consolidato. La simpatia dei protagonisti e il contesto suggestivo delle Hawaii offrono qualche spunto in più del solito, ma l'originalità e la qualità non sono di casa.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • L'alchimia tra i due protagonisti è discreta.
  • Le Hawaii sono uno sfondo suggestivo.

Cosa non va

  • Una trama prevedibile che non esce dai binari classici.
  • Un romanticismo scontato, fatto di emozioni preconfezionate ad uso e consumo del relativo target.
  • Il cast di contorno è pressoché impalpabile.