Martin (Mads Mikkelsen) è insegnate di liceo e padre di famiglia. Ha perso l'entusiasmo sia per il proprio lavoro che per la compagna e l'unico conforto sembra essere quello che gli danno i suoi amici. Uno di loro, per scherzo, durante una cena cita una teoria singolare, pensata da un filosofo norvegese, secondo cui gli esseri umani nascono con una percentuale di alcol nel sangue troppo bassa. Tutti decidono allora di cominciare a bere ogni giorno, per mantenere il proprio tasso alcolico costante allo 0,5%. Questo è lo spunto di partenza di Un altro giro, nelle sale italiane dal 20 maggio.
Diretto da Thomas Vintenberg, che ha ricevuto la nomination per la miglior regia, Un altro giro è stato premiato con l'Oscar al miglior film straniero. Selezionato inizialmente dal Festival di Cannes, il regista danese ha presentato la pellicola alla Festa del cinema di Roma 2020, dove è arrivato con il suo protagonista, Mads Mikkelsen.
La scena finale, in cui l'attore, in passato danzatore professionista, balla è già cult. Ma, come ci ha detto il regista proprio a Roma, Un altro è giro vuole raccontare molto di più: è un ritorno alla vita, è la ricerca di una nuova scintilla in grado di darci una motivazione per svegliarci la mattina.
La video intervista a Mads Mikkelsen e Thomas Vinterberg
Un altro giro, recensione: e il naufragar m'è dolce in questo alcool
Un altro giro e il ballo di Mads Mikkelsen
Me lo potete dire: questo film era una scusa per far finalmente ballare Mads Mikkelsen in un film.
Thomas Vinterberg: Giusto! Ho sempre voluto veder ballare Mads Mikkelsen. Non balla in privato, perché è un ballerino professionista. Almeno lo era. Ma spero che il film dica anche più di questo. Ho pensato subito a quella scena. L'ho scritta per Mads e per gli altri tre attori. Ho sempre desiderato vederlo ballare alla fine di questo film. Spoiler alert!
Mads Mikkelsen: È una scena molto importante, ma non perché una volta ero un ballerino. Lo è per altre ragioni: è un momento davvero liberatorio nel film. È questo il motivo per cui il finale è così.
Thomas Vinterberg: Il finale di un film è come una mano: non è nulla senza il braccio. Il film è il viaggio verso il climax: è proprio quel percorso che rende il finale di lui che balla bellissimo.
Mads Mikkelsen: Che filosofo!
Un altro giro l'alcol e la felicità
La vita è dura, con o senza alcol. Secondo voi come possiamo fare per trovare di continuo la nostra scintilla? Come possiamo accenderla ogni giorno?
Thomas Vinterberg: Mettendoci in discussione: è molto importante. Ti devi mettere alla prova. Devi rischiare. Che si tratti della tua relazione, della tua vita sessuale, del tuo lavoro come insegnante devi essere curioso. Le cose vanno approfondite ed esplorate. Non è così facile. Credo che sia ciò che queste persone hanno dimenticato all'inizio del film. Hanno perso l'ispirazione, la curiosità, si sono fatti prendere dalla ripetitività. Le cose succedono monotone. Nel nostro paese, che è un paese molto sicuro, è facile che succeda: hai il tuo cibo, fai il tuo lavoro, la routine ha il sopravvento. Devi strapazzare la routine. Loro lo fanno grazie all'alcol.
Mads Mikkelsen: A volte hai dei sogni, qualcosa potrebbe accadere nel tuo futuro, lo desideri, ma mentre ti perdi in questo desiderio ti scordi del presente. Non ti rendi conto che ciò che vuoi potrebbe essere qui, in questo momento, davanti ai tuoi occhi. Potrebbe essere il tuo lavoro, la tua famiglia qui e ora, non qualcosa che è nel futuro e potrebbe non accadere mai.
Penso che uno spunto prezioso che ci dà questo film sia che possiamo bere, possiamo ballare, la cosa importante è non farlo mai da soli.
Thomas Vinterberg: In questo film si beve, ma il punto centrale è lo stare insieme. Bere e stare insieme sono due facce della stessa medaglia: non so quante coppie sposate conosci che si sono formate da sobrie. Non so come funziona in Italia, ma in Danimarca non succede spesso. L'alcol fa avvicinare le persone, è una parte importante di questo film. All'inizio c'è una sensazione di solitudine e alla fine invece di unione.
Nel film vediamo che Hilter era sobrio, non fumava. Quando hai detto che in Danimarca tutto è così tranquillo che a volte hai bisogno di ubriacarti mi hai fatto pensare: la pace a volte non è una cosa del tutto positiva? Abbiamo bisogno di soffrire per apprezzare la vita ancora di più?
Mads Mikkelsen: Il punto centrale qui non è l'alcol. Non so cosa sarebbe successo se Hitler fosse stato un alcolista.
Thomas Vinterberg: Avrebbe vinto!
Mads Mikkelsen: La storia magari non sarebbe andata come sappiamo. Non lo possiamo sapere. Magari avrebbe visto della bellezza dove non riusciva a coglierla. E tutto quello che ha fatto non sarebbe mai successo. Non possiamo saperlo.
Thomas Vinterberg: Gli Italiani sono famosi per il loro temperamento. Succedono un sacco di cose qui, anche per strada. È qualcosa che mi piace, ve la invidiamo molto in Danimarca! Noi veniamo da un paese davvero razionale: è per questo che, quando impazziamo, ci spingiamo davvero oltre.
Un altro giro e Hannibal Lecter
Visto che è un grande fan del Chianti, secondo te cosa penserebbe Hannibal Lecter di questo esperimento?
Mads Mikkelsen: Sarebbe assolutamente d'accordo. Ne sono sicuro al 100%. Per lui la vita è proprio questo: trovare la bellezza in ogni momento. La vita è troppo breve per lui per sprecare anche solo un secondo con cose noiose. È per questo che non mangia mai da McDonald's. Gli farebbe sicuramente piacere far parte di questo esperimento.
Thomas Vinterberg: Fantastico. C'è un sequel? Un altro giro incontra Hannibal?
Mads Mikkelsen: Reciterei due ruoli!