Proseguiamo la nostra personalissima lista dei più grandi shocker della storia dei serial televisivi, ispirata dal brutto tiro che i realizzatori de Il trono di spade hanno appena giocato al loro pubbilco con lo sconvolgente episodio Le piogge di Castamere. Abbiamo già visto le posizioni dalla ventesima all'undicesima, ma prima di introdurvi alla top ten ci sentiamo in dovere di ricordarvi, nonostante sia abbastanza ovvio, che il rischio spoiler è elevatissimo.
10 - The Walking Dead
Tra horror apocalittico e drammatico character study, lo show di Frank Darabont tratto dalla serie a fumetti di Robert Kirkman non è certamente per i deboli di cuore. Ma il colpo che assesta con l'episodio 7 della seconda stagione, titolato eloquentemente in italiano Muore la speranza, è di quelli da cui non si riprendono facilmente nemmeno i teledipendenti più irriducibili e smaliziati. La piccola Sophia (Madison Lintz), membro perduto del gruppo di Rick Grimes sulla cui ricerca si erano concetrati gli sforzi di tutti negli ultimi episodi, esce dal fienile di Herschel e avanza verso sopravvissuti, tra i quali c'è anche la sua mamma, con lo sguardo vacuo e il passo incerto dell'Errante, e solo Rick (Andrew Lincoln), nello sconforto generale, trova il coraggio di porre fine a quella non-vita.
Ma non possiamo non ricordare, a proposito dello show di AMC, anche la tragica fine della moglie di Rick, nella terza stagione (Dentro e fuori). In procinto di rimanere uccisa per il taglio cesareo d'emergenza con cui mette al mondo la figlia, Lori (Sarah Wayne Callies) chiede al suo primogenito Carl (Chandler Riggs) di spararle in testa prima che possa trasformarsi. E prima che il marito sconvolto possa rinvenire il suo cadavere, finisce anche in pasto a un Errante particolarmente vorace. E buon appetito.
Dopo essere stati turbati, ingannati e sconvolti dai segreti della celebre cittadina lynchiana, scopriamo con supremo orrore, nella seconda stagione, che a uccidere Laura Palmer è stato il padre, posseduto dal demone della follia conosciuto come Bob. Ma la rivelazione più atroce arriva nel finale della seconda stagione e dello show, quando l'eroe Kyle MacLachlan, irreprensibile agente dell'FBI che ha fatto luce sull'enigmatico delitto, si congeda dal pubblico dando una violenta testata contro uno specchio e riflettendo, horribile dictu, il volto di Bob, di cui è diventato il nuovo strumento (Oltre la vita e la morte).
8 - I Soprano
Una delle serie più importanti di tutti i tempi, per uno dei finali più spiazzanti in assoluto. L'episodio conclusivo Made in America e la lunga, elettrizzante epopea di Tony Soprano si chiudono d'un tratto, senza particolari brividi o rivelazioni, con una schermata nera, lasciandoci per sempre in sospeso. Era il 2007, e le orecchie di David Chase non hanno ancora smesso di fischiare.
Una storia complessa e ricchissima, quella che è alla base della serie sci-fi di Ronald D. Moore, e che vede i sopravvissuti alla distruzione della cività umana delle Dodici Colonie terrestri costretti a vagare per l'universo per sfuggire agli spietati Cyloni. Instradati da un'antichissima profezia alla ricerca del fantomatico pianeta d'origine della loro specie, la Terra, i coloni dell'Ammiraglio Adama vi giungono dopo infinite peripezie, e trovano uno scenario desolante, un'invivibile, spaventosa devastazione post-apocalittica (l'episodio è Revelations). Ma per il finale della quarta e ultima stagione dello show Moore ha un'altra sopresa per noi. Quella era solo la prima Terra; la seconda, quella che abbiamo sotto i piedi, era la seconda chance dell'umanità. E ovviamente la stiamo gettando via.
6 - Angel
Siamo finalmente in territorio Joss Whedon, e non ci aspetta nulla di buono (si fa per dire, ovviamente). Costretto a chiudere anzi tempo lo spin-off di Buffy creato in tandem con David Greenwalt, Whedon decide di salutare il pubblico della Fox a modo suo, prima decimando il suo manipolo di protagonisti, e poi gettando i malandati sopravvissuti nell'arena per la battaglia finale. Contro l'intero contingente delle forze infernali. Auguri!
5 - The Shield
La drama series poliziesca di Shawn Ryan riserva non pochi colpi bassi ai suoi spettatori. Ma, per mettere le cose subito in chiaro, mette a segno il primo alla fine del pilot Squadra d'assalto, quando il capo di una task force antidroga e protagonista della serie Vic Mackey (Michael Chiklis), spara in faccia a un collega che stava indagando su di lui e sui suoi rapporti ambigui con la malavita. Ma il momento shock per eccellenza di The Shield arriva con il quinto episodio della terza stagione, Stupro, in cui il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles David Aceveda subisce una grafica e devastante violenza sessuale.
Ci risiamo con Whedon. Chi lo conosce sa; chi lo conosce lo odia, ma lo ama anche di più.
Buffy è uno show la cui capacità di rompere le convenzioni ha fatto la storia dei network, ed è ricchissimo di twist, emozioni e, ovviamente, sorprese sgradite. Difficile mettere in discussione la peggiore di tutte, al termine di un episodio apparentemente sciocchino come La ragazza dei sogni. Dopo l'ennesima missione conclusa con successo, la nostra Cacciatrice (Sarah Michelle Gellar) torna a casa per scoprire un avversario contro il quale non può più nulla. La malattia di sua madre ha vinto, e quel che resta è Un corpo freddo. Meno crudele, ma altrettanto spiazzante è la chicca finale de Il morso del vampiro, primo episodio della quinta stagione in cui scopriamo che Buffy, che è sempre stata figlia unica, ha una sorella installata in casa, e nessuno trova nulla da obiettare. Dawn (Michelle Trachtenberg) ha ovviamente un'origine mistica e rappresenta il cuore della storyline centrale della stagione. Stagione che, per inciso, si conclude col suicidio della protagonista (Il dono).
E se credete che con la quinta stagione lo show di Whedon abbia esaurito il proprio potenziale scioccante, vi sbagliate. L'uccisione di Tara, appena riconciliata con la sua Willow in Profondo rosso, episodio 19 del sesto ciclo, è un vero colpo al cuore, oltre ad avere l'effetto immediato di trasformare la più fedele sidekick di Buffy in un potentissimo villain assetato di sangue.
3 - Dexter
Ci allontaniamo dalle regioni soprannaturali della supereroina Buffy per fare visita uno degli eroi più ambigui della storia televisiva recente. Si poteva digerire il vizio di uccidere di Dexter Morgan (Michael C. Hall) fino a che faceva fuori solo assassini e criminali conclamati senza che ciò avesse conseguenze su innocenti, ma le cose hanno iniziato ben presto a prendere una piega preoccupante. Alla fine della quarta stagione stagione (La storia si ripete) c'è per Dex l'epifania più terrificante, perché, dopo aver finalmente fatto giustizia sull'efferato Trinity Killer, scopre che prima di morire questi gli aveva giocato il più atroce dei tiri. L'adorata moglie giace senza vita nella vasca da bagno, e il figlioletto Harrison accoglie il padre piangendo, coperto e circondato dal sangue della mamma. Una scena che ricrea quasi alla lettera la tragedia che originò il dark passenger di Dexter: anche lui, infatti, fu costretto da bambino ad assistere all'orribile omicidio della madre.
Una delle caratteristiche più innovative dello show creato da J.J. Abrams, Jeffrey Lieber e Damon Lindelof è l'utilizzo di una struttura narrativa a diversi piani temporali come elemento fondante. Ma alla fine della terza stagione (episodio 22, Attraverso lo specchio) quello che sembra un tradizionale flashback dedicato al passato del leader naturale dei naufraghi, il dottor Jack Shepard (Matthew Fox), si rivela invece essere un flashforward, uno sguardo al futuro dopo l'isola. Un elemento che rivoluziona completamente la gestione del materiale narrativo e che getta una nuova luce sui fatti a cui avevamo assistito fino a quel momento; forse l'ultimo colpo di genio di uno show che a quel punto aveva già esaurito il meglio di sé.
1 - 24
L'intera prima stagione di 24 fu un evento che fece sensazione, grazie a un format rivoluzionario e brillante e all'eccellente realizzazione tecnica. Per il finale, gli autori dello show interpretato da un tostissimo Kiefer Sutherland, scelsero di non sedersi sugli allori e di regalare un finale che fosse all'altezza di quanto già fatto. E ci riuscirono: che Teri Bauer (Leslie Hope), moglie del protagonista Jack, che già ne aveva passate di cotte e di crude nel corso della "giornata", potesse essere uccisa dall'ex amante doppiogiochista del marito, era troppo pazzesco e crudele per essere vagamente concepibile (Day 1: 11:00 p.m.-12:00 a.m.). Altrettanto sconvolgente è uno dei momenti topici della terza stagione del serial (Day 3: 6:00 a.m.-7:00 a.m.), quando il Presidente Palmer (Dennis Haysbert) è costretto da un superterrorista in possesso di un virus letale a ordinare l'uccisione del capo regionale dell'unità antiterrorismo Ryan Chapelle (Paul Schulze), e a Jack Bauer tocca l'onere di ammazzare il suo coraggiosissimo capo, il cui sacrificio, tuttavia, servirà al presidente e agli uomini al suo servizio a trovare la giusta via per gestire le minacce dei nemici della nazione. R.I.P., Ryan Chapelle, non abbiamo dimenticato.
E qui si conclude il nostro viaggio nella memoria storica della fiction TV alla ricerca di imprevisti e sequenze che più ci hanno colpito. Naturalmente siete liberi di dichiararvi in completo disaccordo, ma se vorrete condividere con noi nei commenti i vostri personali traumi televisivi, saremo ancora più felici di leggervi.