Recensione One Night In Supermarket (2009)

Il giovane Yang Qing, alla sua prima opera cinematografica, firma una commedia grottesca interamente ambientata in un supermarket notturno, riuscendo a sopperire alle limitazioni di budget con uno stile dinamico e ritmato.

Tutto in una notte

In questa dodicesima edizione del Far East Film Festival, funestata da complicazioni che vanno dalle limitazioni finanziarie alle catastrofi naturali, l'unico ospite della Cina continentale presente nei primi giorni di manifestazione è stato l'esordiente Qing Yang (sarebbe in realtà dovuta approdare anche la regista Eva Jin, ma sfortunatamente le polveri del vulcano islandese hanno avuto la meglio). Una scelta che conferma ancora una volta la volontà del festival di pescare nel bacino dei giovani autori, privilegiando negli ultimi anni proprio il continente cinese, sempre più scosso da vivaci fermenti artistici e produttivi. Si inserisce in questa tendenza anche l'opera prima di Qing Yang, già attivo in ambito televisivo, che testimonia come a volte i limiti di budget possano essere superati ricorrendo a soluzioni ingegnose e creative..

Nonostante il titolo possa richiamare adrenalinici noir hongkonghesi come One Nite in Mongkok, il film di Yang è in realtà una buffa e leggera commedia, che si svolge interamente in un supermarket, luogo pulsante del microcosmo sociale cinese, cui ruota attorno sempre un variegato campionario di umanità. Non è infatti un caso che un supermarket sia anche il teatro d'azione in cui si svolge un altro film presentato al festival, il thriller hongkonghese di Danny Pang Seven 2 One, anche se ovviamente con esiti di tipo diverso. One Night In The Supermarket si risolve invece interamente in una girandola di situazioni grottesche, aventi per protagonisti una galleria di caratteri stravaganti e caricaturali che affollano il locale in cui lavorano la bella commessa Xiaolian (Li Xiaolu) e l'imbranato Junwei (l'idol pop cinese Kimi Qiao), segretamente innamorato di lei. Motore dell'azione è l'incursione improvvisa di He (interpretato dall'istrionico Xu Zheng), che piomba nel supermarket per reclamare una vincita alla lotteria negatagli dalla proprietaria. Ma ben presto da questo focus narrativo si dirameranno svariate appendici esili e paradossali, che costituiscono il pretesto per imbastire gag per lo più surreali.

Girato interamente in digitale e realizzato in tempi stringati e con un budget di fortuna, One Night In The Supermarket riesce tutto sommato a sopperire alle limitazioni tecniche attraverso alcune soluzioni insolite di regia e di montaggio, che velocizzano e ritmano gli avvenimenti quasi con uno stile da videoclip. Non mancano i debiti e le citazioni nei confronti del cinema giovanile più trendy, sia americano che asiatico, anche se l'ambiente e la caratterizzazione di situazioni e personaggi, nonché l'umorismo delle gag, rimane di impianto indiscutibilmente locale.