Una Lara Croft tutta nuova, non solo per il fatto che stavolta c'è Alicia Vikander a interpretarla e non Angelina Jolie come tanti anni fa, bensì per una struttura più vicina ai videogiochi che hanno reso celebre la coraggiosa eroina. Il Tomb Raider firmato da Roar Uthaug, è insomma una convincente riproposizione sul grande schermo dell'archeologa ed esploratrice. Certo non tutto fila liscio, ma indubbiamente il film scorre divertendo e alcune sequenze mozzafiato a tutta adrenalina lasciano davvero sbalorditi per la loro spettacolarità. Il tutto prende il via quando Lara Croft, incapace di rassegnarsi alla morte del genitore, che ormai non dà notizie da alcuni anni dopo essere partito per una missione, decide di andare a indagare, stuzzicata da un curioso manufatto.
Da quel momento Lara scopre le attività segrete di suo padre, un archeologo ossessionato dai misteri. Decide dunque di partire per la sperduta isola Yamatai nel Mar del Giappone, dove troverà clamorose sorprese, una minaccia terribile e un'inquietante tomba ricca di trappole. Considerato l'acceleratore pigiato a tutta su alcune scene di azione particolarmente elaborate e fragorose, l'arrivo di Tomb Raider in homevideo non poteva che essere atteso con grande curiosità. Noi grazie a Warner Bros. Entertainment Italia abbiamo potuto analizzare la versione Blu-ray, ma ricordiamo che sono disponibili anche le edizioni DVD, 4K Ultra HD e perfino il blu-ray 3D.
Il video: un quadro granitico che è una gioia per gli occhi
Il video è sicuramente l'aspetto più folgorante dell'edizione blu-ray targato Warner di Tomb Raider. Quello che ci troviamo davanti agli occhi, infatti, è una riproduzione stupenda del girato in digitale, che raggiunge quasi i limiti del formato. Insomma, chi volesse ancora più dettaglio e brillantezza cromatica, deve rivolgersi al 4K. Ma assicuriamo che già con il blu-ray lo spettacolo visivo è una vera gioia per gli occhi. La fotografia di George Richmond, è esaltata al massimo, il croma è davvero superbo, con colori primari riccamente saturi, e i verdi e i marroni della foresta deliziosi. Il quadro è nitido con un dettaglio affilato e incisivo, e non mostra cedimenti o flessioni nemmeno nelle panoramiche larghe, nelle numerose scene frenetiche d'azione o nelle tante scene scure, prima sulla barca alla deriva nella tempesta e poi nella tomba di Himiko. A colpire particolarmente è il fatto che anche in sittuazioni molto buie, ogni goccia di sudore risalta sulla pelle della protagonista, come anche ogni lieve ferita o segno. Il dettaglio granitico, già ottimo in queste condizioni estreme, si esalta ancora di più negli esterni luminosi, dove si può ammirare ogni minimo particolare del ricco design di produzione, sia quello reale che quello costruito digitalmente. A completare il tutto incarnati naturali e porosi, scolpiti in ogni particolare.
L'audio: l'italiano minimalista e l'originale devastante
Sull'audio il discorso è complesso. All'entusiasmo per una traccia originale devastante, c'è il rammarico per una traccia italiana presentata in un semplice dolby digital 5.1 a 448 kbps. Una soluzione minimalista che tra l'altro riguarda solamente il blu-ray, perché l'edizione in 4K vanta un DTS HD Master Audio 5.1. Davvero strana come situazione, comunque non ci resta che analizzare quello che c'è sul prodotto oggetto della recensione. E sia chiaro, il dolby digital nella nostra lingua consente comunque un ascolto spettacolare: la tempesta sul mare, le acrobazie di Lara Croft nella giungla e nella tomba, oppure la fuga tra le rapide o le scene sul relitto aereo, coinvolgono tutti i diffusori, creano sicuramente una notevole spazialità grazie a un asse posteriore molto deciso negli interventi e anche preciso, oltre che a un buon impatto del sub. Anche se a dire il vero alcuni dialoghi appaiono un pelo troppo secchi. Il fatto è che lo switch sull'Atmos inglese (con core TrueHD 7.1) è deprimente per la traccia italiana. Si apre tutto un altro mondo di potenza, di energia, di aggressività, con una dinamica elevata, con grande ricchezza di dettagli minuscoli nella dislocazione e una esplosiva presenza del sub. Tutte differenze che nelle citate sequenze chiave di azione, risultano particolarmente marcate. Le trappole e le frecce acquisiscono una più precisa direzionalità, ma del resto basta sentire i sinistri scricchiolii della struttura arrugginita del vecchio relitto aereo, per capire quanto in profondità possa scendere questa traccia.
Gli extra: 30 minuti interessanti, ma si poteva fare di più
Un po' sottotono rispetto alle attese e all'importanza del film il reparto dei contenuti speciali, che contiene circa mezz'ora di materiale. Si comincia con Tomb Raider: Uncovered (7 minuti), featurette nella quale regista, produttori e cast raccontano le origini, le difficoltà e la realizzazione del film. Si prosegue con Croft training (6'), che svela il rigoroso regime di allenamento fisico a cui si è sottoposta Alicia Vikander, iniziato tre mesi prima delle riprese, per prepararsi alle scene più difficili e centrare nel ruolo di Lara Croft. Breaking down the rapids (5' e mezzo) è invece un breve speciale su una delle sequenze più spettacolari e particolarmente elaborate del film. In chiusura, troviamo Lara Croft: evolution of an icon (10'), che tratta in particolare della storia della protagonista dei videogiochi, l'evoluzione della saga e il successo di un personaggio divenuto un'icona.