Tim Burton si è presentato col suo viso sornione, naturalmente vestito di nero, ai giornalisti per la conferenza stampa del suo ultimo film Big Fish, tenutasi all'Hotel Hassler di Roma il 30 gennaio 2004.
Signor Burton, i personaggi di Big Fish ricordano l'atmosfera dei film di Fellini...
E' un complimento per me essere paragonato a Federico Fellini. Da piccolo trovavo che ci fosse più realtà nei suoi film o in quelli di Mario Bava, nelle favole che leggevo e nei miti e racconti popolari di cui mi nutrivo piuttosto che nella vita vera. Lo stile onirico che legava tutte queste storie è la cosa che più mi è rimasta impressa.
Ci sono tre attori britannici nel film. È una scelta voluta?
È stato un po' casuale e comunque loro hanno avuto meno difficoltà ad imparare l'accento americano del sud, dove il film è ambientato senza alcun riferimento particolare, degli attori americani. Sono stato molto fortunato a lavorare con loro. Il film non è stato girato in sequenza cronologica e, in questi casi, bisogna fare affidamento sugli attori affinché entrino perfettamente nella parte cogliendo e matenendo tutte le sfumature del personaggio.
In Big Fish il personaggio di Edward Bloom dice che l'amore è la sua salvezza. Lo pensa anche lei?
Credo che sia una bellissima e romantica idea questo tipo di percezione della vita, io però non ritengo ci sia qualcosa che ci debba salvare. Ognuno dovrebbe essere padrone di se stesso e riporre fiducia nelle proprie capacità.
Lei ha un immaginario cinematografico molto originale...
La gente dice che ho una visione cupa. Questo è il mio modo di essere, malinconico e divertente. La città inesistente di Spectre in Big Fish, così linda, ma attraversata da una corrente d'inquietudine è la cosa più vicina alla mia infanzia. Sono felice di essere cresciuto nella provincia americana, un ambiente ovattato che mi ha permesso di sviluppare la mia fantasia.
Cos'è per lei la fantasia?
Guardare il telegiornale della sera.
Il suo amico Johnny Depp ha ricevuto una nomination agli Oscars. Che ne pensa?
Sono contentissimo per lui, ma sembra che in America sia sbarcato l'anno scorso dopo La maledizione della prima luna, mentre sappiamo bene che ha fatto anche qualcos'altro...
È più facile ottenere finanziamenti per girare film dopo aver vinto un Oscar?
Non ne ho idea. Magari quando incontrate qualcuno che l'ha vinto glielo potete chiedere. Personalmente ho vinto una gara di pittura di automobili quand'ero a scuola, ma forse non conta. Però è vero che dopo il successo di Batman ho avuto la strada spianata per qualche tempo.
Ci può anticipare qualcosa sul suo prossimo film, il remake di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato?
Posso solo dire che ci sarà Johnny Depp e un bel po' di cioccolato, ma non si tratta di Chocolat.