Ti odio, anzi no, ti amo!, la recensione: la nuova rom-com di Prime Video con Lucy Hale e Austin Stowell

La recensione di Ti odio, anzi no, ti amo!: due colleghi in perenne competizione tra loro scopriranno presto di provare una forte attrazione reciproca.

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Ti odio, anzi no, ti amo!: Lucy Hale e Austin Stowell in una sequenza

Giusto in tempo per la festa di San Valentino, approda sulla piattaforma streaming di Prime Video l'adattamento cinematografico del romanzo best-seller di Sally Thorne, Ti odio, anzi no, ti amo! (titolo originale The Hating Game). Il film, una commedia romantica diretta da Peter Hutchings e con protagonisti Lucy Hale (Pretty Little Liars) e Austin Stowell (Il ponte delle spie), segue le vicissitudini di due colleghi rivali di una casa editrice, entrambi in corsa per il posto di Direttore Generale. Da buona rom-com, ovviamente, l'odio tra i due e la loro paradossale diversità si trasformerà presto in una forte attrazione reciproca. Come vedremo nella nostra recensione di Ti odio, anzi no, ti amo!, infatti, l'elemento della competizione sfuma (forse troppo) in fretta, a favore di momenti più teneri e romantici. Ma non pensate che si tratti di un prodotto eccessivamente melenso: il film ha una sceneggiatura accattivante, ricca di divertenti siparietti e con un buon tempismo comico.

Odi et amo

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Ti odio, anzi no, ti amo!: Lucy Hale e Austin Stowell in una scena

Lucy Hutton (Lucy Hale) e Joshua Templeton (Austin Stowell), sono due colleghi rivali di una casa editrice, diversi come il giorno e la notte. Lucy è una ragazza affabile e idealista, che crede nel proprio lavoro e nel valore della letteratura. Al contrario, Joshua, è serioso e maniaco del controllo, interessato più al fatturato che alla qualità dei romanzi che vengono pubblicati. Costretti a lavorare uno di fronte all'altra, i due sono sono perennemente in competizione e non perdono occasione per tirarsi frecciatine e battibeccare di fronte ai colleghi. Si troveranno, però, al centro di una vera e propria guerra quando si prospetterà l'occasione, per uno dei due, di diventare Direttore Generale, una nuova posizione di prestigio che entrambi desiderano ricoprire. Certi di non poter sopportare l'idea di avere l'altro come capo, Lucy e Joshua stringono un patto: chi non otterrà la promozione dovrà lasciare la casa editrice. Ma i due non hanno fatto ovviamente i conti con i propri sentimenti; quella che doveva essere un'accesa rivalità, infatti, si trasforma presto in una forte attrazione reciproca.

Gli opposti si attraggono

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Ti odio, anzi no, ti amo!: Lucy Hale in una sequenza

Come ogni commedia romantica che si rispetti, anche Ti odio, anzi no, ti amo!, mette in campo due protagonisti diametralmente opposti e accomunati solo da una profonda insofferenza reciproca che finiscono, inevitabilmente, per innamorarsi. Questo tema della contrapposizione, appare qui particolarmente efficace grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione dei personaggi protagonisti. Lucy, gentile e innamorata del proprio lavoro, sfoggia un look terribilmente chic e arreda la scrivania con personalità e colore. Joshua, invece, ha uno stile elegante e impeccabile, indossa le stesse camicie nello stesso ordine ogni settimana e tiene la propria scrivania come un santuario. Due persone così agli antipodi potranno mai provare attrazione l'una per l'altro? Ovviamente sì, e lo vediamo fin dall'inizio attraverso i loro sguardi fugaci e le frecciatine al limite della malizia che si scambiano ogni giorno. Una volta superato il momento della competizione, la chimica tra Lucy e Joshua diventa sempre più palpabile e i dialoghi acquistano vivacità man mano che la storia prosegue. Volendo, però, trovare un elemento stonato nelle dinamiche tra i due protagonisti, possiamo dire che il passaggio dall'accesa rivalità all'amore incondizionato risulta un po' troppo frettoloso: avremmo voluto che la loro guerra di trincea da un lato all'altro dell'ufficio durasse un po' di più.

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Tempismo comico

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Ti odio, anzi no, ti amo!: Lucy Hale e Austin Stowell in un abbraccio romantico

Come abbiamo già detto, il punto forte del film diretto da Peter Hutchings risiede nell'innegabile chimica tra i due attori protagonisti. Ma anche nella sua sceneggiatura accattivante, capace di regalare allo spettatore 102 minuti di sano divertimento. Soprattutto nella prima parte del film, infatti, sembra di assistere a un'accattivante partita di tennis a suon di battute sarcastiche che non perde mai il suo ritmo. E anche quando l'inimicizia tra i due lascia spazio ai momenti di tenerezza e complicità, la narrazione non perde la sua verve. I dialoghi scattanti e l'impeccabile tempismo comico rendono Ti odio, anzi no, ti amo! una piacevole e divertente fuga dalla realtà, sia per i fan del romanzo di Sally Thorne sia per i neofiti di questa storia.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella nostra recensione di Ti odio, anzi no, ti amo!, la trasposizione cinematografica del best-seller di Sally Thorne con protagonisti Lucy Hale e Austin Stowell si dimostra, fin da subito, una commedia all'insegna del divertimento, caratterizzata da una sceneggiatura accattivante e brillanti scambi di battute. Tutto ciò è reso possibile, soprattutto, dalla buona chimica tra i due attori protagonisti. Peccato solo che gli esilaranti battibecchi da ufficio lascino troppo in fretta spazio ai momenti più teneri e romantici.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • Buona chimica tra i due attori protagonisti.
  • Sceneggiatura divertente e accattivante.

Cosa non va

  • Passaggio troppo repentino dall'odio all'amore.