Dopo la visione di Thelma, in sala dal 18 settembre, è impossibile non correre ad abbracciare i propri nonni. Il regista Josh Margolin, qui al suo esordio, voleva cristallizzare esattamente questo sentimento: "Ho cominciato a scrivere il film con questa idea in testa. A volte è difficile esprimere i propri sentimenti per le persone che abbiamo paura di perdere. Può fare paura. E tutto l'arco del film porta proprio i personaggi a fare questo: a dire ti voglio bene alle persone che amano".
Sì perché il personaggio di Thelma Post, 90enne legatissima al nipote, Danny (Fred Hechinger), è ispirato proprio alla vera nonna del regista, che oggi ha 104 anni! A interpretarla è l'attrice June Squibb che, incredibile ma vero, dopo una filmografia infinita è al primo ruolo da protagonista. A 94 anni. La storia parte con una truffa ai danni della protagonista: le fanno credere che Danny sia in prigione e quindi deve pagare una cauzione di 10mila dollari per farlo uscire. In realtà non c'è niente di vero. Lei però non ci sta a farsi trattare come la signora anziana che viene raggirata: decide di andare a riprendersi quei soldi. E magari dare anche una lezione a chi l'ha trattata così.
Nella nostra intervista sia June Squibb che Josh Margolin ci parlano di come uno dei temi centrali di Thelma sia la difficoltà di aprirsi con le persone che ci sono vicine, qualsiasi età abbiano. Il regista: "A volte è difficile. Un po' perché si entra in certi schemi, dai per scontate diverse cose. Invece bisogna avere il coraggio di dire ciò che si pensa: il cambiamento fa paura, forse è per questo che ci abituiamo alle relazioni. Ecco perché diciamo più facilmente cose oneste e personali agli sconosciuti: possiamo scaricare loro addosso le nostre verità senza doverli rivedere".
Thelma: intervista a June Squibb
È interessante come in Thelma sia la nonna che il nipote vengano trattati come bambini: c'è questa idea che se qualcuno non è produttivo non ha valore. Perché? Il regista: "Penso che sia un riflesso delle nostre insicurezze. Quando un film mi coinvolge molto e comincio a tifare per un personaggio, mi rendo conto che le sue azioni parlano alla mia insicurezza. E che in qualche modo riflettano la paura di ciò che gli altri potrebbero pensare di me. In un certo senso, se riesco a convincere una persona a cui voglio bene a fare ciò che mi aspetto da lei, mi posso rilassare! Scatta una forma di proiezione. In America poi abbiamo sicuramente una cultura che esalta la produttività e il successo. Che può essere una cosa positiva, ma anche pericolosa".
Per June Squibb invece: "I rapporti tra genitori e figli sono più complicati, perché i genitori si sentono sempre responsabili. E dovrebbero, perché lo sono. Quando sono piccoli possono fare molto poco da soli, non possono decidere per se stessi per anni. Ma poi bisogna capire che a un certo punto crescono e sono altre persone, che devono vivere per conto loro. Non è facile, ma è qualcosa che affrontiamo tutti. In qualche modo i nonni sono a una distanza sufficiente: si occupano di loro in quel momento ma poi tornano a casa a dormire! I genitori invece non possono smettere di occuparsi dei figli".
Thelma, recensione: June Squibb a 90 anni tra Tom Cruise e John Wick
June Squibb ha girato le sue scene d'azione: come Tom Cruise!
Nel film Thelma e Danny sono molto legati: guardano spesso film insieme e in particolare la saga di Mission: Impossibile con Tom Cruise. Proprio l'attore diventa una sorta di spinta motivazionale per da donna, che decide di andare a vendicarsi. E, proprio come il collega, June Squibb ha girato le sue scene d'azione da sola. Una cosa di cui va molto fiera: "Tom Cruise è mio amico! Nel film abbiamo usato delle scene dei suoi film e gli abbiamo mandato la pellicola finita. Ma non sappiamo se l'abbia vista o no. È stato divertentissimo girare le scene d'azione. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono resa conto che avrei dovuto farne parecchie e mi sono chiesta se sarei stata in grado. Sono stati meravigliosi: il regista, Josh, e tutta la troupe non era sicuro di quanto sarei riuscita a portare a casa, ma mi hanno fatto provare comunque. Molte delle cose che si vedono sono proprio io a farle".
Per il regista: "È stata una cosa incredibile da vedere! June è stata una ballerina per tanti anni, ha recitato a Broadway, quindi ha un passato nel teatro, sa come muoversi. È un'interprete molto fisica: prima di lavorare con lei non lo sapevo. Abbiamo lavorato con uno stunt team: aveva una controfigura, ma ogni volta che abbiamo potuto l'abbiamo lasciata fare da sola. È lei che l'ha voluto e l'ha fatto! Anche gran parte delle scene sullo scooter".
Come si dice nel film, possiamo dire che Thelma sia, senza dubbio, un "grande spirito". Ma quali sono le qualità di un grande spirito? Margolin: "L'empatia e la curiosità. Credo che siano due cose che vanno a braccetto. La cosa che ammiro di più di mia nonna, oltre a quanto sia tosta e all'amore e alla cura che mi ha dato, è la sua capacità di meravigliarsi. La sua voglia di imparare e capire. Se non lo facciamo rimaniamo bloccati. E quando siamo bloccati emergono i nostri impulsi peggiori. Anche a me succede di arenarmi, è probabile che succeda: è molto facile idealizzare il passato. Le cose che non conosci fanno sempre più paura. Avere il coraggio di essere curiosi per tutta la vita è una cosa davvero ammirevole. Ed è ciò che dà a mia nonna il suo grande spirito".
Il cameo di Malcom McDowell
Il finale di Thelma regala anche un cameo di Malcom McDowell: l'attore è notoriamente uno dei villain più amati della storia del cinema, ma la protagonista 90enne fa più paura di lui. June Squibb ha amato lavorare con lui: "È buffo: quando vedi Malcom McDowell pensi immediatamente ad Arancia Meccanica. È così brillante in quel film. È un attore bravissimo e penso che ci siamo molto divertiti insieme. Abbiamo girato per due giorni ed stato un piacere".
Josh Margolin: "È tutto merito di June: è molto tosta e ha una grande grinta. E anche Malcom è un attore straordinario: sa come essere inquietante. Ma in questo caso si è messo al servizio di June. Insieme si sono trovati subito e penso si siano divertiti molto". Insomma, quanto è importante avere una nonna, o qualcuno vicino a noi, come Thelma? Che ci dice di non preoccuparci, che cadremo in piedi come Tom Cruise? Il regista: "È fondamentale: può fare la differenza tra il credere in se stessi ed essere insicuri. Perché se qualcuno che ami te lo dice nessuno può portati via quelle parole: ogni volta che ne avrai bisogno potrai riascoltare quelle parole dentro di te e trovare la forza di affrontare le sfide che si presentano".