Quando in passato abbiamo detto che gli autori di The Walking Dead non sembrano essere minimamente interessati a far fare il (definitivo?) salto di qualità alla serie, era proprio questo che intendevamo. E con questo ci riferiamo all'intero episodio Go Getters (The Go Getters) che abbiamo appena visto. Diretto da Darnell Martin, regista di grande esperienza nel mondo delle serie ma all'esordio con TWD, e scritto da Channing Powell, sceneggiatore e produttore dello show da oltre due anni, questo quinto episodio della settima stagione rappresenta probabilmente uno dei punti più bassi mai toccati da The Walking Dead e il chiaro esempio di come il voler costantemente diluire il racconto sia una scelta assolutamente controproducente.
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Carl e Enid... ancora!
Prima ancora di arrivare a parlare dei veri protagonisti di questo episodio, cominciamo dalla coppia più giovane della serie a cui è dedicata una storyline tanto scontata da un punto di vista narrativo quanto imbarazzante nella sua realizzazione.
A partire dalla scena in cui Carl tira le freccette mancando sempre il bersaglio fino al finale "a sorpresa" nel camion, non c'è un momento che funziona e che non sembri forzato e francamente evitabile. Peggio ancora le cose vanno con la presenza della ragazza che prima decide di partire da sola verso Hilltop e poi si trova subito in evidente difficoltà (!) con l'arrivo del primo zombie solitario.
Per fortuna che a salvarla arriva il principe azzurro Carl che sfascia completamente un'auto per uccidere questo spaventosissimo zombie - evidentemente molto diverso dai milioni che abbiamo visto finora e che i nostri fanno ormai fuori come fossero moscerini - ma in fondo poco importa, tanto a permettere ai due di arrivare in tempo ad Hilltop prima che i Saviors vadano via c'è uno dei più ridicoli deus ex machina della storia recente del piccolo schermo: due (guarda caso) paia di pattini a rotelle. Ovviamente della giusta misura. Arrivati a Hilltop poi i due si baciano, Carl le fa capire che vuole di fatto suicidarsi tentando di uccidere Negan (nonostante della sua pessima mira ci abbiano ricordato in più riprese) e la giovane innamorata fa spallucce, perché chi è in fondo lei per fermarlo da morte praticamente certa? E poi, giusto, ha dei palloncini da mettere su una tomba... quella sbagliata.
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Il codardo di Hilltop
Come se non bastasse il momento trash della corsa sui pattini, anche Hilltop ci regala un momento davvero memorabile quando nel cuore della notte viene ritrovato il cancello aperto, un'auto blindata che suona della musica a tutto volume e degli zombie che invadono la comunità sotto gli occhi, incuranti, di tutti gli abitanti. Per fortuna che c'è Sasha che si butta da sola in mezzo ai non morti, un Jesus superatletico che uccide gli zombie a calci volanti (!!) ed una Maggie che, nonostante dovesse stare a riposo, si cala dal tetto senza alcun aiuto, si mette alla guida di un trattore gigante (!!!) e schiaccia in marcia indietro la rumorosa auto che attirava gli zombie. E se tutto questo vi sembra assurdo, non preoccupatevi, perché ci viene spiegato che Maggie aveva già fatto lo stesso con l'auto di un ex fidanzato...
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Fosse solo questo il problema ci passeremmo pure sopra (senza trattore però), il problema vero è il personaggio di Gregory, squallido e codardo come dovrebbe essere (anche nel fumetto) ma tratteggiato davvero malissimo dall'attore Xander Berkeley. Che, sia chiaro, non è mai stato Robert De Niro, ma ha comunque dimostrato in passato di saper fare molto meglio di così (qualcuno lo ricorda nella seconda stagione di 24?). Il problema è anche e soprattutto di scrittura, perché in questo frangente i dialoghi sono davvero pessimi e poco credibili e se è vero che con la presenza dei Saviors (e del braccio destro di Negan intepretato da Steven Ogg) le cose un pochino migliorano, siamo davvero lontani dagli standard a cui siamo stati abituati nel'ultimo anno quando in scena ci sono Rick o Negan. Lo stesso Jesus, personaggio potenzialmente molto interessante, fatica davvero a convincere.
Maggie, una nuova speranza
Meglio - ma giusto un po' - tutto ciò che riguarda Maggie: la sua elaborazione del lutto (piuttosto affrettata a dirla tutta), la sua capacità di tenere testa a Gregory, la sua reazione alle "avance" nei confronti di Sasha e soprattutto il momento in cui con orgoglio dice il suo "nuovo" nome, Maggie Rhee. Prendendo il cognome di Glenn e portando nel suo grembo suo figlio, Maggie fa capire di essere pronta ad andare avanti, senza però mai dimenticare. Jesus lo capisce e vede in lei un potenziale leader, ma bisognerà capire se la questione con Gregory sia definitivamente risolta.
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Carl e Jesus verso Negan
Prima ancora però bisognerà vedere cosa succederà nella tana di Negan con l'arrivo dei due infiltrati: anche nel fumetto succede qualcosa di simile, Carl sale su uno camion dei Saviors e Jesus li segue per scoprire dove si trova la loro base, ma in entrambi i casi questi due eventi separati avvenivano in modo più naturale e non così frettoloso e forzato. Vedremo cosa succederà nel prossimo episodio, Swear, quando tornerà anche Tara, che è ancora all'oscuro di tutto, anche della morte dell'amata Denise. Dite la verità, vi eravate dimenticati di Tara, vero? Anche noi!