Scrivere la recensione di The Walking Dead 10x21 significa doversi rimangiare in parte quello che abbiamo detto nelle scorse settimane circa la maturazione dello show, che ultimamente ha saputo dimostrare di non dover per forza rinunciare alla coerenza dei personaggi ai fini di una trama orizzontale spesso piuttosto esile. E lo stava facendo discretamente con questi sei episodi aggiuntivi, nati in seguito a esigenze produttive legate alla pandemia, e al netto di una partenza un po' incerta questo blocco supplementare aveva tutte le carte in regola per ripristinare gli aspetti migliori della serie e al contempo fare qualcosa di relativamente inedito, sfruttando le restrizioni dell'emergenza sanitaria per reinventare un programma che da anni era un po' stantio. E poi arriva il penultimo episodio della stagione, capace di riesumare le tendenze peggiori del serial dopo due-tre capitoli consecutivi molto interessanti. Un rigurgito di mediocrità che speriamo rappresenti un unicum all'interno di questa collezione di racconti extra.
Rapporti incrinati
Il problema principale di Troverai un modo (titolo italiano che fa pensare all'adattamento nostrano di uno dei momenti più drammatici de Il trono di spade) è a monte, con l'idea di mettere in scena una divisione - ideologica ma non solo - tra Carol e Daryl. Una premessa che a rigor di logica non avrà conseguenze a lungo termine, perché sappiamo già che i due protagonisti non rimarranno separati per sempre: dopo l'undicesima stagione, che concluderà la storyline principale di The Walking Dead, è già previsto uno spin-off incentrato proprio su quei due personaggi, e per forza di cose sarà ambientato dopo la serie madre dato che i due non si conoscevano prima dell'ascesa dei morti viventi. A questo va aggiunto il fatto che non è la prima volta che gli autori provano a incrinare l'affiatamento tra il beniamino dei fan e colei che ormai è la presenza femminile più longeva all'interno del serial insieme a Maggie, e i risultati non sono mai stati particolarmente entusiasmanti. In questo caso ricorrere a quell'espediente è quasi una scelta obbligata, per ridurre al minimo l'uso del cast fisso - oltre a loro due appare solo Jerry - e sfruttare il minimalismo imposto dalle misure di sicurezza, come già accaduto qualche episodio addietro quando si cercava di approfondire il vissuto di Daryl nei cinque anni che riempivano lo stacco avvenuto dopo la scomparsa di Rick Grimes. Lì il problema era il voler raccontare in un episodio ciò che in altre circostanze sarebbe stato materiale per un vero e proprio arco narrativo orizzontale, mentre in questa sede si allunga all'eccesso quello che nel migliore dei casi avrebbe potuto funzionare come scena singola, o al limite la parte iniziale della puntata.
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Certo, uno dei punti di forza dello show rimane il cast, in particolare proprio Norman Reedus e Melissa Suzanne McBride, e vederli in azione rimane un piacere, ma in questo caso, circondati da una struttura stanca e prevedibile che sa tanto di episodio obbligato per arrivare a sei (il prossimo, che conclude questa fase sperimentale dello show, sarà tutto su Negan), anche loro sono visibilmente messi alla prova. L'episodio in sé non è sufficiente per demolire tutto ciò che questi capitoli aggiuntivi hanno fatto di buono, ma sta lì a ricordarci che anche nei momenti in cui sembra tutto finito le vecchie, brutte abitudini della serie sono ancora in agguato, e forse neanche la certezza che tra un anno circa saremo al capolinea, almeno per quanto riguarda il programma principale, sarà sufficiente per rimuovere dalla scrittura questi residui della precedente, altalenante gestione. Intanto aspettiamo il capitolo su Negan, che dovrebbe esplorarne la vita prima dell'apocalisse, e poi passeranno di nuovo dei mesi prima che l'allegra (si fa per dire) banda sia di nuovo sui nostri schermi. Per l'ultima volta, più o meno.
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Conclusioni
Chiudiamo la recensione di The Walking Dead 10x21, sottolineando ancora una volta come sia un episodio che cerca di essere introspettivo in maniera minimalista ma è solo un lungo riempitivo, e forse il capitolo peggiore dello show in assoluto.
Perché ci piace
- Norman Reedus e Melissa McBride rimangono bravissimi.
Cosa non va
- La premessa non giustificava un episodio intero.
- La scrittura è ai minimi storici dello show per quanto riguarda la costruzione drammaturgica.