Sono ormai trascorsi tre anni dalla tragica scomparsa della moglie e Stein, volontario nel corpo dei vigili del fuoco, ha deciso di andare avanti e ha intrecciato una nuova relazione. Una decisione che gli ha creato non pochi grattacapi con la figlia adolescente Elise, che è invece non è ancora riuscita a superare il lutto materno e accusa il padre di egoismo. Nemmeno alla vigilia di Natale l'occasione per i due di riappacificarsi va a buon fine e in seguito all'ennesima incomprensione la ragazza decide di prendere il primo pullman diretto a Oslo, ignara di quanto avverrà da lì a poco.
Come vi raccontiamo nella recensione di The Tunnel - Trappola nel buio infatti la lunga galleria che passa attraverso i monti è teatro di una situazione drammatica. In seguito ad un mezzo pesante trasportante gasolio finito fuori strada, un corto circuito provoca un'enorme esplosione che scatena il caos. Nell'oscurità più completa e con l'ossigeno che va esaurendosi, i passeggeri delle vetture e dei mezzi che si trovavano lì in quel momento dovranno trovare il modo di sopravvivere nell'attesa dei soccorsi. E quando Stein scopre che Elisa si trova proprio tra i passeggeri del pullman lì intrappolati, si attiva con coraggio e determinazione per ritrovarla prima che sia troppo tardi.
Il disastro è servito
Il cinema norvegese ormai da qualche tempo si è specializzato nel realizzare disaster-movie in grado di competere con le omologhe produzioni hollywoodiane, basti pensare all'avvincente dittico formato da The Wave (2016) e The Quake - Il terremoto del secolo (2018), che vedevano nei panni dell'indomito protagonista il geologo interpretato da Kristoffer Joner.
In quest'occasione il ruolo principale è riservato alla tormentata figura del pompiere Stein, il quale, come ovvio per aumentare il coinvolgimento emotivo del pubblico, si trova coinvolto personalmente nella missione di soccorso quando comprende come la figlia sia rimasta anch'essa imprigionata in quella trappola di fumo e fiamme. Una disperata lotta contro il tempo che segue tutti i canonici step del filone, tra gesta di sacrificio ed eroismo ad esaltare la verve emozionale del racconto.
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Uno per tutti, tutti per uno
Racconto che presenta una coralità di figure secondarie che vanno a formare un ideale contorno tensivo, ognuna di loro impegnata in compiti diversi nella speranza che tutto si risolva per il meglio: da chi si trova all'interno della galleria a chi al centralino cerca di coordinare i soccorsi - con interessi più o meno privati - fino ai parenti delle potenziali vittime in attesa di notizie sulla salute dei loro cari.
The Tunnel - Trappola nel buio, come già nel caso degli altri due titoli connazionali citati nel precedente paragrafo, può inoltre contare su convincenti effetti speciali, in grado di garantire quei sussulti spettacolari senza i quali pellicole di questo tipo avrebbero già perso in partenza. Pur sfruttando intelligentemente i fuori campo e scelte oculate nella gestione di cosa mostrare e cosa no, la messa in scena fa la sua bella figura senza troppe sbavature.
Più classico non si può
In quest'occasione non è la furia della natura l'elemento catastrofico ma la sfortuna e gli errori umani che hanno dato vita all'evento disastroso che caratterizza la sceneggiatura. Si punta soprattutto su una progressione tensiva e su un'escalation claustrofobica, con l'oscurità sempre più oppressiva e l'aria prossima alla fine che mettono a repentaglio la vita delle persone da salvare.
I cento minuti di visione si appoggiano, e non poteva essere altrimenti, a una certa retorica di genere che nel suo elevato e voluto classicismo non guasta e anzi si rivela necessaria per aumentare il coinvolgimento da parte dello spettatore, pronto a immedesimarsi idealmente nelle figure di un padre e una figlia prossimi a un'auspicata riconciliazione nel momento più sofferto.
Pål Øie, regista prevalentemente specializzato in horror - suo il dittico di Villmark, distribuito anche in Italia - dimostra di sapere il fatto suo e dirige con mano sicura, sfruttando in maniera intelligente i cliché con il compito di dar vita ad un intrattenimento a tema più che godibile.
Conclusioni
Nella sua dichiarata aderenza a una formula consolidata, The Tunnel - Trappola nel buio non ricerca l'originalità ad ogni costo ma si premura di intrattenere il grande pubblico con il giusto mix tra spettacolo ed emozioni. Un disaster-movie in piena regola che ci accompagna all'interno di una galleria teatro di un'esplosione, dove i malcapitati passeggeri cercano disperatamente di sopravvivere in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Il legame principale è quello tra un padre - vigile del fuoco - e la figlia adolescente, rimasta in quella trappola infernale, ma vi sono anche diverse sottotrame secondarie che esplorano discretamente la rosa dei sentimenti umani messi alla prova da una situazione estrema.
Perché ci piace
- I buoni effetti speciali e l'ambientazione claustrofobica offrono la giusta dose di spettacolo a tema.
- Un buon cast che riesce a convogliare la necessaria rosa di emozioni.
Cosa non va
- Un paio di figure secondarie risultano superflue ai fini della storyline principale.